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Nicolò muore a soli 2 anni dopo aver mangiato pasta al ragù: poi la terribile scoperta

Nicolò Feltrin è morto a soli 2 anni lo scorso 28 luglio 2022. È successo dopo che il piccolo aveva mangiato un piatto di pasta al ragù. Non sono servite a nulla le cure immediate da parte dai sanitari dell’ospedale di Pieve di Cadore: il piccolo non ce l’ha fatta. La morte di Nicolò ha sconvolto tutti soprattutto dopo quanto si è scoperto nell’autopsia del corpo del piccolo. (Continua dopo le foto)

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Il padre di Nicolò accusato della morte del figlio

Diego Feltrin, 44 anni, padre del piccolo Nicolò, è imputato per la morte del figlio: pendono su di lui tre gravissimi capi d’accusa. Si è chiusa con un rinvio “tecnico” la prima udienza che si è tenuta ieri, giovedì 14 dicembre 2023, in Tribunale a Belluno. La nuova udienza preliminare si terrà il prossimo 11 gennaio per valutare riti alternativi. La difesa sta facendo un lavoro intenso per riuscire a ottenere uno sconto di pena o un patteggiamento. In queste settimane intanto, verrà definita la condanna. Cosa ha fatto Diego Feltrin al figlio? (Continua dopo le foto)

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Nicolò è morto a soli due anni: cosa ha fatto il padre

Le accuse a Diego Feltrin sono gravissime: omicidio colposo, spaccio di droga al bimbo e morte come conseguenza di altro reato. Quel 28 luglio 2022, l’uomo avrebbe aggiunto dell’hashish nella pasta al ragù di Nicolò, uccidendolo. La morte di Nicolò è avvenuta, come recita l’accusa per “intossicazione acuta da sostanza ad azione psicotropa a seguito di indigestione di hashish”, fa saper la Procura come riporta Il Gazzettino. Il padre avrebbe mescolato la sostanza ragù “verosimilmente – scrive il pm – allo scopo di farlo stare tranquillo e di addormentarlo”. La difesa sta cercando di far cadere l’accusa di spaccio. Se cade questa accusa, cade anche la seconda, quella della morte in conseguenza. (Continua dopo le foto)

Cosa hanno scoperto gli inquirenti

Il medico legale Antonello Cirnelli di Portogruaro (Venezia), insieme alla dottoressa Donata Favretto, tossicologa di Medicina Legale di Padova, ha scoperto che il piccolo nella sua breve vita sarebbe stato cronicamente esposto a tanti tipi di droghe. Nel cadavere del piccolo c’erano dosi letali di hashish, ma anche tracce di cocaina, eroina e metadone. Secondo l’accusa, il padre regolarmente somministrava sostanze al piccolo per calmarlo. Durante le perquisizioni della casa di Diego Feltrin, sono stati trovati involucri di hashish nella camera dei genitori, tracce in cucina, una tazzina da caffè con 1,2 grammi di hashish nella stanzetta del bimbo, poi sul davanzale in salotto, sulla mensola e in tanti altri posti. Con queste prove, sarà difficile far cadere l’accusa di spaccio.