
La forza di volontà e lo spirito combattivo di Nicola Pietrangeli, una leggenda del tennis italiano, continuano a brillare nonostante le sfide che la vita gli presenta. A quasi 92 anni, il campione romano si trova ad affrontare un periodo difficile, segnato da un recente ricovero in ospedale e dalla dolorosa perdita del figlio, ma la sua inconfondibile ironia e la sua profonda saggezza restano immutate. La sua battaglia più grande non è più contro gli avversari sul campo, ma contro il tempo e la sofferenza.
Nicola Pietrangeli, la nuova quotidianità di una leggenda
Pietrangeli ha condiviso, con la sua tipica onestà, il suo stato d’animo e le difficoltà della sua nuova routine. “Sono come una larva,” ha confessato, descrivendo una vita che lo vede confinato a guardare la televisione. Con il suo solito umorismo, ha ammesso le sue difficoltà con la tecnologia moderna, come il telecomando di Netflix, e ha ironizzato sul contenuto della televisione odierna, definendola un “canale pubblicitario con qualche programma all’interno” dopo aver conosciuto a fondo le televendite durante la sua degenza.
Il campione ha poi aperto il suo cuore, rivelando la sua più grande battaglia quotidiana: un dolore persistente all’osso sacro che gli impedisce di muoversi e gli toglie ogni possibilità di riposo. Nonostante le cure e i tentativi dei medici, il dolore non accenna a diminuire, lasciandolo in uno stato di stanchezza continua. “Vorrei un giorno senza dolore,” ha detto, una frase che racchiude tutta la sua sofferenza. Ha confessato anche la mancanza delle piccole gioie di un tempo, come le partite a carte con gli amici, pur riconoscendo che la sua salute non glielo permette più. Ha superato il cancro, ma ora si trova a fronteggiare un nemico ancora più grande: l’inevitabile arrivo della vecchiaia.
Un episodio memorabile con il Presidente Mattarella
Nonostante la tristezza di questo periodo, Pietrangeli ha condiviso un aneddoto che rivela la sua umanità e la sua schiettezza. In un momento di crisi di tosse, ha ricevuto una telefonata inaspettata. Non riuscendo a capire chi fosse a causa del malore e della voce bassa dell’interlocutore, ha continuato a chiedere “ma chi sei?”. Solo alla fine ha realizzato che dall’altra parte del telefono c’era nientemeno che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’imbarazzo e le scuse successive alla segretaria del Presidente mostrano la sua capacità di affrontare le situazioni, anche le più inusuali, con un misto di genuinità e ilarità. Questo episodio, in un periodo così difficile, è un piccolo, ma significativo, segnale della stima e dell’affetto che circondano il grande campione, un vero e proprio stimolo a non arrendersi.
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