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Napoli, problemi sul mercato per il “saldo zero”: come si muoverà la società

Prudenza. È questa la parola che orienta il mercato di gennaio del Napoli dopo la valutazione dell’Authority sui conti del club. L’analisi al 30 settembre ha certificato il superamento della soglia dell’indicatore del costo del lavoro allargato sui ricavi: non abbastanza per bloccare le operazioni, ma sufficiente per imporre una linea chiara, quella del saldo zero.

In concreto significa una sola cosa: per ogni entrata dovrà esserci prima un’uscita perfettamente compensativa. Nessun margine per investimenti in perdita, nessuna deroga. Se un’operazione comporta una spesa da 3 milioni lordi tra ingaggio e indennità, il Napoli dovrà liberare esattamente lo stesso spazio a bilancio attraverso cessioni o risparmi sugli stipendi. (continua dopo la foto)

Oggi la soglia è fissata a 0,8, ma dal 31 marzo 2026 scenderà a 0,7, in linea con i parametri Uefa: controlli ancora più rigidi in prospettiva.

Il club era preparato a questo scenario. Il direttore sportivo Manna ha già lavorato in passato con paletti simili e, se interverrà, lo farà soprattutto attraverso prestiti e solo dopo aver definito tre o quattro cessioni. L’emergenza principale resta a centrocampo, dove Conte ha dovuto fare i conti con le assenze in serie di De Bruyne, Gilmour e Anguissa.

Il cambio di sistema dopo il forfait di Frank ha però ridimensionato l’urgenza: il suo rientro, previsto a metà gennaio, potrebbe già alleggerire la situazione. Diverso il discorso per il regista, atteso solo a inizio febbraio. Per questo motivo l’operazione Mainoo è stata congelata: l’inglese del Manchester United resta un profilo apprezzato, ma l’infortunio di Bruno Fernandes ha complicato ulteriormente lo scenario, rendendo probabile la sua permanenza in Premier.

Nel frattempo il Napoli lavora sul fronte delle cessioni. Marianucci, Mazzocchi, Vergara e Ambrosino cercano spazio e continuità altrove, con Mazzocchi sempre più vicino all’addio. È da qui che dovrà passare ogni eventuale innesto. (continua dopo la foto)

Attenzione anche alla situazione di Lucca. Il centravanti arrivato in estate dall’Udinese per 35 milioni è stato al centro di diversi dialoghi con club italiani, Juventus compresa. Ma dopo la cessione di Füllkrug al Milan, il suo nome è finito anche sul taccuino del West Ham. L’ipotesi più concreta resta quella del prestito, soluzione che permetterebbe al Napoli di muoversi senza alterare l’equilibrio imposto dai conti.

Il mercato azzurro, insomma, sarà chirurgico. Nessun colpo a effetto, nessuna corsa contro il tempo: solo incastri precisi. In questo gennaio, prima di comprare, il Napoli dovrà saper vendere. E dovrà farlo bene..

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