Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in vista del big match che vedrà i partenopei affrontare l’Inter a San Siro, domenica alle 20:45. Di seguito alcune delle parole in conferenza stampa, e un non-commento su quanto affermato stamattina dal presidente Aurelio De Laurentiis, che su X ha parlato di “atto di presunzione” parlare di scudetto (adesso, ndr) per il Napoli. Di seguito alcune delle domande e delle risposte della conferenza stampa di Antonio Conte.
Che effetto le fa il ritorno a San Siro da capolista?
“Fa sempre un certo effetto dove si è lavorato, duramente, è un carico di emozioni, torni indietro nel tempo, è inevitabile ripensare a tante cose, tanti episodi. Sicuramente un bell’effetto tornare dove ho lavorato. E vinto? Sì, due anni felici. Il primo siamo arrivati secondi, abbiamo perso la finale di EL, nel secondo vincemmo lo Scudetto. E’ stata una bellissima esperienza che porto dentro di me, come tutte quelle passate che ho vissuto al massimo”.
Ha letto le frasi di ADL, somigliano molto alle sue. Che effetto può produrre sull’ambiente? Può togliere qualcosa come entusiasmo?
“Le parole del presidente non le ho lette. Qualsiasi cosa abbia detto, un tecnico non deve commentare ciò che dice il proprio presidente, deve ascoltare e andare avanti. Non c’è da commentare. Il presidente l’ho visto settimana scorsa, non mi ha detto niente, se a voi ha detto altro di diverso… (gli viene riassunto l’intervento, ndr). Sono considerazioni sue, non commenterò mai le parole del presidente, lui è a capo di tutto ed è giusto esprima il suo pensiero. Io sono al di sotto”.
I 3 punti sono più importanti per l’Inter campione in carica o per il Napoli in ricostruzione.
“Sono importanti, sono sempre 3 punti, è inevitabile che affrontiamo una squadra che oggi, per tutto ciò che ha dimostrato, è la squadra più forte, hanno lavorato benissimo ed oggi sicuramente si mettono in una posizione un po’ più alta rispetto a tutte le altre. Va dato merito a loro, hanno fatto un grande lavoro dai dirigenti all’allenatore ai calciatori, sono cresciuti tutti ma sono 3 punti per loro e per noi, si giocherà la partita e non andiamo a San Siro per sventolare bandiera bianca prima di iniziare, ma convinti di giocarci le nostre carte, poi vedremo cosa accadrà. Noi la stiamo preparando in maniera importante, come facciamo sempre, non andiamo lì a lasciare i 3 punti prima ancora di giocare. Sarà un test importante, ci misureremo con la migliore e sarà importante per capire i nostri progressi, non dimenticate che ci arriviamo da prima in classifica, può dire tutto o niente, è l’obiettivo è di rimanere in testa alla fine della classifica”.
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La squadra come ha reagito dopo la sconfitta che mancava da agosto?
“E’ stata una settimana normale, di lavoro, non solo tatticamente e fisicamente, ma anche di video. Li analizziamo dopo una vittoria, figuriamoci dopo una sconfitta, ci sono tante cose da valutare, capire, perché c’è stato questo inciampo, quanto ha inciso la forza dell’Atalanta, quanto alcune situazioni che noi possiamo migliorare, ma abbiamo lavorato e c’è sempre grande spirito e voglia di misurarsi. Sanno che attraverso l’allenamento e le partite c’è una fase di miglioramento”.
Cosa dovete fare per mettere in difficoltà l’Inter?
“Dobbiamo giocare la partita, poi è inevitabile, se pensi di andare lì a fare da sparring partner ad aspettare i cazzotti non è questa la nostra idea. Andremo a misurarci anche con i nostri valori, cercheremo di fare la partita e quello su cui stiamo lavorando perché penso che questo sia al di là del risultato l’aspetto più giusto per continuare a crescere”.
Ha dato solidità offensiva, il prossimo passo è un miglioramento nella proposta offensiva?
“Su tutto c’è da migliorare, noi lavoriamo su tutto. Migliorare da primi in classifica significa comunque ricerca l’eccellenza in assoluto e continuiamo a lavorare per soddisfare tutte le esigenze che avete”.
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