x

x

Vai al contenuto

Musetti, match maledetto: va avanti, s’infortuna, si ritira e viene sommerso dai fischi

Una giornata “maledetta” per Lorenzo Musetti all’Atp 500 di Pechino. Il 23enne di Carrara, testa di serie numero 4 del torneo, è stato costretto al ritiro nei quarti di finale contro Learner Tien a causa di un problema muscolare al gluteo sinistro.

Un epilogo sfortunato che ha rovinato una prestazione che nel primo set era stata di altissimo livello, e che ha visto il tennista italiano lasciare il campo tra i “buu”, i fischi e e proteste del pubblico cinese, che evidentemente non gli ha perdonato alcune esternazioni offensive per le quali Lorenzo si era ripetutamente scusato. Senza successo, a quanto pare.

Musetti ha iniziato il match nel migliore dei modi. Con il suo rovescio elegante e un tennis brillante, ha vinto 6-4 il primo parziale contro il giovane statunitense, imponendo il proprio ritmo e facendo valere il superiore tasso tecnico. All’inizio del secondo set, però, è emerso un problema al gluteo sinistro ha iniziato a condizionare il suo gioco, costringendolo a un medical time out e a rallentare drasticamente.

Perso il secondo set 6-3 e sotto 0-3 nel terzo, Musetti ha dovuto alzare bandiera bianca. Un ritiro inevitabile, ma accolto malissimo dal pubblico cinese, che ha fischiato e sommerso di “buu” l’azzurro. Una reazione sorprendente, visto che Lorenzo aveva provato comunque a restare in campo per oltre un set nonostante il dolore. E che segna una rottura per ora insanabile fra il Muso e i tifosi di Pechino.

Già all’ingresso in campo i segnali non erano stati incoraggianti: qualche fischio e applausi tiepidi, retaggio della polemica dei giorni scorsi. Per il risultato ufficiale, la partita si è chiusa 4-6 6-3 3-0 in favore di Learner Tien, che vola così alla sua prima semifinale Atp 500 in carriera, dove affronterà il vincente tra Zverev e Medvedev.

Per Musetti, invece, questo è il quarto infortunio stagionale: un problema fisico che rischia di compromettere il finale del 2025 e che alimenta la frustrazione di un talento che, quando sta bene, resta tra i più spettacolari del circuito. E che ora vede in pericolo anche la qualificazione alle ATP Finals di Torino, che sembrava veramente alla portata.

Leggi anche:

Argomenti