x

x

Vai al contenuto

Musetti, che delusione: perde un incontro alla sua portata ed è fuori a Toronto

Il rientro di Lorenzo Musetti dopo gli infortuni si sta rivelando più complicato del previsto. La condizione fisica ancora da rifinire, un pizzico di insicurezza nei momenti chiave e, soprattutto, il cemento, superficie poco affine al suo tennis elegante e costruito, continuano a frenare le ambizioni del talento azzurro.

L’ennesima conferma arriva da Toronto, dove Musetti è uscito di scena ai sedicesimi di finale. Contro Alex Michelsen, numero 34 del mondo, il carrarino ha dominato il primo set, salvo poi cedere alla distanza: 6-3 6-7 (4) 4-6 il punteggio finale dopo due ore e 34 minuti di battaglia. Una sconfitta pesante, perché l’americano, per quanto in crescita, restava un avversario alla portata.

L’azzurro, testa di serie numero 3 dell’ATP 1000 canadese, aveva bisogno di punti per difendere il suo ranking e tenere vive le chance in ottica Finals di Torino. L’inizio del match è stato da manuale per Musetti: 89% di prime in campo, quattro ace, gestione perfetta del ritmo e dello scambio. Michelsen è rimasto a guardare, incapace di opporsi al dominio tecnico e mentale dell’azzurro.

Ma proprio quando sembrava tutto in discesa, è arrivato il calo. E il secondo set ha cambiato il volto dell’incontro. Le prime occasioni di break sono state di nuovo per Musetti, che le ha però sprecate. Michelsen ha cominciato a prendere fiducia e nel tie-break ha alzato il livello, punendo l’azzurro nei momenti decisivi. Da lì, la partita si è complicata irrimediabilmente.

Nel terzo set, Musetti ha strappato il servizio all’americano, ma ha restituito subito il break. Sul 2-1 ha mancato altre opportunità, poi Michelsen ha trovato lo strappo decisivo e lo ha difeso con lucidità, fino al 6-4 finale. L’azzurro è riuscito ad annullare sei match point, ma non è bastato: il sogno ottavi svanisce amaramente.

Resta la delusione per una partita che Musetti poteva e doveva chiudere. Il cemento resta ostico, la forma ancora traballante. E le Finals sembrano sempre più lontane.

Leggi anche: