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Bagnaia, la crisi che non passa: e ora spunta un’ipotesi clamorosa

MotoGP, la crisi di Pecco Bagnaia non accenna a finire. C’è qualcosa che si incrina lentamente, e accompagna l’incedere difficile della stagione 2025 del pilota italiano. Un’ombra ben riconoscibile da chi mastica l’ambiente: è il rumore di una “depressione sportiva” che non si può più mascherare con spiegazioni tecniche o parole di circostanza.

Bagnaia sembra prigioniero di una spirale che va oltre la mera questione meccanica, e che lo sta spingendo sempre più lontano dalle performance a cui ci aveva abituato, gli ha tolto sicurezza, mentre con la moto non c’è feeling. Nel prossimo Gran Premio di Aragon, previsto per l’8 giugno, e nel successivo appuntamento del Mugello, Pecco si gioca il futuro.

La GP25, moto che avrebbe dovuto rappresentare l’evoluzione perfetta del gioiello tecnico Ducati, si sta rivelando un oggetto difficile, quasi ostile, per l’ex campione del mondo. “Non riesco a sentire l’anteriore”, ha dichiarato Pecco, smarrito. “È tutto più complicato”. Il risultato? Una distanza di 72 punti dal leader Marc Marquez e la sensazione di non riuscire più a pilotare come vorrebbe. (continua dopo la foto)

Aerodinamica simile, motore più potente, ma bilanciamento diverso: la GP25 ha più carico sul posteriore, e rende più insidioso l’ingresso in curva. Questo dettaglio è il principale motivo della crisi: perché Pecco è un pilota che ha bisogno di fiducia nell’anteriore per osare, per disegnare traiettorie pulite, per essere se stesso.

Oggi, il feeling sembra perduto. La Ducati lo sa e, finora, non lo ha mai messo in discussione pubblicamente. Ma i segnali di insofferenza ci sono, da ambo le parti. E potrebbero sfociare in qualcosa di clamoroso, che nessuno avrebbe immaginato a inizio stagione.

Nonostante un contratto blindato fino al 2027, la prospettiva di un divorzio anticipato si fa sempre più concreta. Se Aragon e Mugello non dovessero invertire la rotta, la separazione potrebbe diventare una realtà. Un addio doloroso, ma “consensuale”. Il motociclismo non è fatto solo di numeri e contratti, ma di chimica. E quella tra Pecco e la GP25, oggi, pare irrimediabilmente compromessa.

Nel caso di rottura, le alternative per Bagnaia non mancano. La Yamaha, che punta a un Dream Team per l’era post-2027, potrebbe offrirgli un posto accanto a Quartararo. L’arrivo di Toprak Razgatlioglu in MotoGP (pronto al debutto con Pramac) e il legame stretto tra la Casa di Iwata e Valentino Rossi renderebbero più facile l’approdo di Pecco.

A Borgo Panigale lo sanno bene: se non si trova la quadra ora, la storia può davvero finire prima del previsto. Ma non è solo Yamaha a tentarlo. In questi giorni, prende quota anche l’ipotesi Aprilia, specie se Jorge Martin come sembra dovesse liberare la sella a fine stagione. (continua dopo la foto)

E resta sullo sfondo Honda, dove Pecco troverebbe la fiducia umana e professionale di Romano Albesiano e potrebbe far coppia proprio con Martin. I piani ci sono. Le porte si aprono. Ma conta come ci arrivi, nella nuova casa. E oggi Pecco ha bisogno di ritrovare prima se stesso, poi di pensare alla moto.

Non c’è più spazio per le mezze misure. Non basta “contenere” la crisi: bisogna risolverla, con coraggio, con lucidità. Altrimenti, da qui a poche settimane, quello che oggi appare come un malinteso tecnico rischia di diventare un’uscita di scena dolorosa.

Non si dica che non si era capito. Bagnaia ha tutto da perdere, ma anche tutto per ripartire. La MotoGP non aspetta nessuno. E gli addii, anche quelli più imprevisti e dolorosi, se non si risolvono i problemi sono sempre dietro l’angolo.

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