Daniil Medvedev e le palline del Masters-1000 di Shanghai: una storia d’incompatibilità. Il tennista russo continua a portare avanti la sua battaglia contro le palline utilizzate nel torneo, e dopo aver vinto un match combattuto contro Matteo Arnaldi (5-7, 6-4, 6-4), coinvolge nella discussione anche Jannik Sinner e Carlos Alcaraz: “Queste palline danno loro un ulteriore vantaggio”. Durante l’incontro con Arnaldi, Medvedev ha messo in scena un classico “show alla Medvedev”, strofinando una pallina sul fondoschiena prima di ricevere un penalty point per un alterco con l’arbitro di sedia. (continua dopo la foto)
Il malcontento di Medvedev verso le palline di Shanghai era già emerso nella partita precedente contro il brasiliano Thiago Seyboth Wild. Ma qual è il problema esattamente? Con il suo consueto approccio analitico, Daniil ha spiegato: “Credo che queste palline favoriscano i giocatori capaci di sfruttare la loro bassa velocità. Alcuni ci riescono meglio, altri meno”. E chi sono questi giocatori? Sinner e Alcaraz, ovviamente. “Sono già tra i migliori al mondo, e lo sarebbero anche senza queste palline, ma così… sono gli unici in grado di generare una potenza incredibile. Sì, parlo di Jannik e Carlos. Questo fattore dà loro un ulteriore vantaggio. Io, invece, cerco di fare del mio meglio, mi alleno duramente per ottenere quella potenza che non ho mai avuto per via della mia struttura fisica. Posso generare molta potenza colpendo la palla in modo netto, ma non quando è debole”.
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