La vicenda di Marco Vannini, ucciso da un colpo di pistola esploso da Antonio Ciontoli nel 2015, resta uno dei casi giudiziari e mediatici più controversi e dolorosi in Italia. La sentenza definitiva della Cassazione ha confermato il concorso pieno in omicidio volontario con dolo eventuale per tutta la famiglia Ciontoli, evidenziando come le loro omissioni e bugie abbiano ritardato i soccorsi, contribuendo alla morte del giovane. A quasi 10 anni dal tragico evento, arriva una notizia su Martina CIontoli, ex fidanzata della vittima.
Cosa è successo
Marco Vannini, un ragazzo di 20 anni di Cerveteri (Roma), si trovava nella villetta della fidanzata Martina Ciontoli quando, durante un momento apparentemente di gioco, il suocero Antonio gli ha puntato una pistola pensando fosse scarica e ha premuto il grilletto. Il proiettile, conficcato nel corpo di Marco, ha causato un’emorragia interna che poteva essere arginata se i soccorsi fossero stati chiamati immediatamente.
Invece, le telefonate al 118 sono state ritardate e manipolate. La famiglia ha inizialmente parlato di un attacco di panico e di una banale ferita provocata da un pettine, nascondendo la verità ai soccorritori e al personale sanitario. Questo ritardo è stato fatale per Marco. (continua dopo la foto)
Chi è Martina Ciontoli
Martina, la fidanzata di Marco, è stata condannata a 9 anni e 4 mesi di reclusione per concorso in omicidio. Secondo i giudici, come gli altri membri della famiglia, era consapevole della gravità della situazione ma ha omesso di agire tempestivamente per salvare la vita del ragazzo. Durante il processo, la sua posizione è stata particolarmente criticata non solo per il suo silenzio, ma anche per le versioni contrastanti fornite agli inquirenti. Ad anni distanza da quella tragica notte tra il 17 e 18 maggio, la ragazza è fuori dal carcere.
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