Intossicato anche il figlio
Insieme alla madre, anche il figlio era finito all’ospedale per lo stesso motivo: pure lui aveva cenato con il misto bosco che conteneva l’Amanita. Per entrambi la diagnosi parlava di una grave insufficienza epatica: il fegato era compromesso. Le condizioni dell’uomo, fortunatamente, sono migliorate nei giorni successivi al ricovero. Roy se l’è cavata con alcuni giorni di degenza. L’anziana aveva anche un altro figlio, Terry che oggi piange insieme al fratello la scomparsa della madre. (continua dopo la foto)
L’appello
La famiglia dell’anziana non ha richiesto ulteriori accertamenti all’Usl 2 ma mercoledì il direttore generale Francesco Benazzi, anche alla luce della massiccia raccolta di funghi che in queste settimane sta caratterizzando l’autunno, ha lanciato un appello: “Al Dipartimento di Prevenzione abbiamo un servizio importante di micologia – ha spiegato -. Tutti i giorni i nostri esperti vagliano tutti i funghi e danno l’ok sul fatto che questi siano commestibili o no“. Un servizio che, in passato, ha dimostrato la propria utilità escludendo dai “cestini” dei raccoglitori funghi pericolosi. “La situazione di questa signora era già difficile – rileva Benazzi -, e purtroppo l’amanita è un fungo considerato mortale“
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