“Manca una partita e…due Mondiali”. Scherza il ct dell’Italia, Roberto Mancini, quando gli viene ricordato che con una vittoria contro il Liechtenstein eguaglierà le nove vittorie di fila in Nazionale di Vittorio Pozzo. “Lui è un mito, inutile parlare del niente”. Eppure, nonostante la qualificazione per Euro2020 in tasca, il commissario tecnico ha degli obiettivi da centrare. Il primo: essere testa di serie all’Europeo. Per farlo (secondo) vuole vincerle tutte e chiudere il girone con 30 punti. Infine, vuole testare chi ha giocato meno per portarsi avanti col lavoro nella scelta dei 23.
“Giocano Sirigu, Zaniolo e Belotti”
Con il Liechtenstein, martedì sera alle 20.45, ci sarà infatti un massiccio turn over, anche se Mancini non ne cambierà undici su undici. “Penso di cambiare molti giocatori – ha detto il ct -. Chi gioca? Sirigu, Belotti, Zaniolo, Izzo o Di Lorenzo, Romagnoli dipende da come sta, uno tra Grifo ed El Shaarawy, più Biraghi. Ma non vorrei cambiarli tutti: si danno cose per scontate, ma squadre blasonate in Coppa sono state eliminate da formazioni di C. Cambiare tutti può creare dei problemi”.
Bonucci: “Dobbiamo continuare a crescere”
“Il nostro percorso di crescita deve continuare già da questa partita. Se ho chiesto al mister di giocare anche domani per arrivare il prima possibile a 100 presenze? No, ma sono sempre a disposizione. L’avete visto in questi anni: con la Juventus, il Milan e la Nazionale ho sempre cercato di essere pronto per qualunque partita”. Queste le parole di Leonardo Bonucci, in conferenza stampa alla vigilia del match di Vaduz.
Felice per la ‘linea verde’ adottata da Mancini (“Siamo contenti che questa squadra si possa un po’ ringiovanire, nei prossimi anni serviranno giocatori pronti a sostituire noi che man mano lasceremo. Ma già adesso siamo messi abbastanza bene”), il capitano sottolinea la compattezza del gruppo: “Ogni volta che ci ritroviamo, è come se stessimo insieme ogni giorno. Noi diamo tutto in campo e Mancini ci fa staccare due ore con la testa quando si può”.
Bonucci è convinto che le ‘big’ non siano poi così distanti: “Quando si va in campo a giocare ci si sente alla pari, lo abbiamo dimostrato contro il Portogallo. Credo sia un gap che si ridurrà : saremo pronti per fare un grande Europeo”.