
Il calcio è in lutto per un giovane atleta sfortunato. Aveva 25 anni, un lavoro stabile, una passione incrollabile per il calcio e una storia personale fatta di lotta e rinascita. Davide Bertolini, originario di Pontremoli, è morto tragicamente la mattina del 9 luglio in un incidente stradale sull’autostrada A12, all’altezza del casello di Collesalvetti, in provincia di Livorno.
Incidente stradale sull'A12, morto #davide bertolini: aveva 25 anni. Il saluto del Pontremoli calcio: «Ricorderemo sempre la tua voglia di fare gruppo» https://t.co/d5u8dpQTsN
— Leggo (@leggoit) July 9, 2025
Bertolini viaggiava su un furgone aziendale, per motivi di lavoro, quando il mezzo ha urtato un camion e si è schiantato contro il guardrail. L’impatto è stato devastante: il ragazzo è morto sul colpo, mentre il collega alla guida è stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale.
Secondo una prima ricostruzione, il furgone era in fase di sorpasso. Sul posto sono intervenuti l’elisoccorso Pegaso, due ambulanze e la polizia stradale di Rosignano Marittimo, ma per Davide non c’è stato nulla da fare. L’autostrada è rimasta chiusa in entrambe le direzioni per ore. La notizia ha scosso profondamente la comunità di Pontremoli, dove il giovane era benvoluto e conosciuto da tutti.
Davide lavorava per una ditta impegnata nei cantieri della telefonia e viveva un periodo sereno, fatto di lavoro, sport e amore. Aveva iniziato a convivere con la fidanzata e sembrava aver trovato un equilibrio solido. Diplomato all’istituto Malaspina, era figlio di una famiglia molto stimata: padre in pensione, madre ex dipendente del Conad, due sorelle, una gemella e una maggiore.
Il calcio era il suo mondo. Aveva iniziato nelle giovanili della Pontremolese, dove aveva mostrato tenacia e talento, prima che una malattia lo allontanasse dai campi. Ma Davide non aveva mai mollato: si era rialzato, aveva lottato e con determinazione era tornato in campo.
Calcio in lutto, il cordoglio dei club
Nell’ultima stagione giocava con la squadra di casa, riconfermatononostante la retrocessione. L’allenatore Massimo Preti lo aveva premiato per l’atteggiamento, facendone un punto di riferimento. Anche Angelo Pagani, amico di famiglia ed ex dirigente della Pontremolese, lo ricorda con commozione: “Era felice. Diceva: lo sport guarisce tutto. E così era stato”. Fino a ieri.
Davide era un ragazzo semplice, sorridente, leale, amato da compagni e avversari. “Non mi riconfermeranno mai”, diceva con umiltà, e invece aveva conquistato tutti. Ora il suo ricordo vive nei messaggi social, nel cordoglio di chi lo ha visto crescere e lottare. “Ricorderemo sempre di te la tua voglia di fare ed essere gruppo”, ha scritto il Pontremoli Fc.
Anche squadre come il Gsd Vallizeri e l’Asd Mulazzo hanno voluto ricordarlo, sottolineando non solo il valore sportivo, ma quello umano. Se n’è andato proprio nel momento in cui sembrava aver trovato la sua strada. Ma chi ha conosciuto Davide Bertolini continuerà a portarlo nel cuore, come esempio limpido di forza, umiltà e rinascita.
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