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L’Italia di Banchi trova la prima vittoria: Lituania battuta a filo di sirena

L’Italia ha battuto la Lituania all’ultimo secondo, portando a casa un 82-81 che ha rimesso in moto il cammino verso la FIBA World Cup 2027. A Vilnius gli Azzurri hanno vissuto una serata di colpi di scena, trovando il successo grazie al guizzo di Nico Mannion a 7 secondi dalla sirena e alla difesa decisiva di John Petrucelli sull’ultimo possesso di Velicka. Per Luca Banchi è arrivato il primo successo sulla panchina della Nazionale.

La gara si è giocata sul filo, con una Lituania che aveva imposto il ritmo in avvio grazie a un 7-0 e a una superiorità evidente a rimbalzo. L’Italia ha reagito con Tonut e Mannion, ma il primo quarto si è chiuso 19-16 per i padroni di casa. Nel secondo periodo i baltici hanno trovato il +10 sfruttando fisicità e seconde opportunità, costringendo gli Azzurri a inseguire fino all’intervallo sul 39-34. (continua dopo la foto)

Nel terzo quarto la squadra di Banchi ha mostrato più solidità: ha limitato l’uno contro uno lituano, ha contenuto le incursioni e ha chiuso sul 54-54, segnale evidente di una partita che stava cambiando direzione. Da lì lo show di Gabriele Procida, autore di 24 punti complessivi, ha dato una scossa ulteriore.

Gli ultimi minuti sono stati una battaglia nervosa. Procida ha segnato 18 punti nel solo quarto finale, trascinando i compagni fino all’80-78 a mezzo minuto dalla fine. Sembrava fatta, poi la tripla di Velicka a 13 secondi dalla sirena ha rimesso avanti la Lituania. (continua dopo la foto)

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Sul timeout di Banchi, Mannion ha ricevuto palla, ha trovato un corridoio e ha firmato il sottomano dell’82-81. L’ultima speranza lituana è stata annullata dalla difesa perfetta di Petrucelli, che ha costretto Velicka a un tiro forzato e impreciso.

Il successo ha permesso agli Azzurri di raggiungere Lituania e Islanda nel gruppo, riportando equilibrio e soprattutto fiducia in una squadra giovane e ancora in costruzione. La vittoria non è soltanto prestigiosa: è un segno di crescita e di carattere, con la consapevolezza che questo gruppo può crescere ancora molto.

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