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L’Hellas non va oltre il pari casalingo con il Genoa: punto utile, ma quante occasioni sprecate dai gialloblù

Hellas Verona-Genoa 0-0, pari senza reti al Bentegodi tra scaligeri e Grifone, in un match che non cambia troppo gli equilibri in classifica ma consente a entrambe le squadre di consolidare la propria posizione in chiave salvezza. Meglio il Verona, soprattutto nella ripresa: la squadra di Baroni ha prodotto almeno quattro nitide occasioni da gol ma ha trovato sulla sua strada un Leali in giornata di grazia.

Prima frazione blanda: Mosquera l’unico a impensierire

Nel primo tempo si gioca a ritmi bassi, con il Genoa più manovriero e il Verona affidato alle ripartenze. Le prime azioni pericolose arrivano con Pinamonti e Vitinha, ma Montipò è attento. Al 36’, su una palla lunga, è Mosquera a creare la vera occasione della frazione: controllo di fisico e destro diagonale respinto brillantemente da Leali con il piede.

Ripresa a tinte gialloblù, Leali dice ancora no

Il Verona riparte con maggiore intensità. Al 51’ ancora Mosquera sfiora il gol con un sinistro a giro, fuori di poco. Al 60’, su cross di Livramento, l’attaccante colombiano colpisce di testa: la palla sbatte su Martin e rischia di finire in porta, ma Leali salva nuovamente il Genoa.

Momenti di tensione al 68’ per un contatto tra Mosquera e Leali: nell’anticipo, l’attaccante colpisce inavvertitamente il portiere, che comunque riesce a proseguire. Poco dopo è Kastanos a provarci di testa su cross di Tchatchoua: la deviazione sfiora la traversa.

Finale confuso, ma l’Hellas ci prova fino in fondo

Nel finale aumenta l’agonismo, con contrasti duri che coinvolgono Kastanos e Livramento. Altra occasione per Mosquera, ancora una volta impreciso di testa. All’80’ Livramento sfiora l’autogol su un cross basso dalla sinistra, ma Leali si conferma protagonista e respinge. L’ultima chance capita a Kastanos nei minuti di recupero, ma il suo sinistro in controbalzo finisce alto.

Finisce così 0-0 una sfida poco spettacolare ma che lascia più rimpianti al Verona, decisamente più propositivo e sfortunato sotto porta.

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