
Quando a La Vita in Diretta si parla del caso di Chiara Poggi, l’atmosfera in studio si fa rovente. Lo sa bene Alberto Matano, che anche ieri si è trovato a gestire uno scontro accesissimo tra due avvocati protagonisti del dibattito. Dopo le polemiche nate con Roberta Bruzzone e Antonio De Rensis la settimana precedente, ieri è toccato a Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, scontrarsi con l’avvocato Daniele Bocciolini in un confronto che ha rasentato la rissa verbale.
Il punto critico è arrivato quando Matano ha chiesto a Lovati conto di un presunto collegamento tra l’omicidio di Chiara e gli scandali legati al Santuario della Bozzola, citati dallo stesso avvocato in precedenti dichiarazioni. La risposta ha lasciato tutti perplessi.

“Era un sogno”: le dichiarazioni che fanno discutere
Lovati, visibilmente infastidito, ha respinto ogni accusa di aver tracciato legami diretti tra il delitto di Garlasco e il Santuario. “Io non ho collegato nulla, è un sogno. Una ricostruzione mia, perché ho vissuto il territorio, ho seguito il processo che ha condannato Stasi e poi quello dei due rumeni”, ha detto. Ha poi parlato di “elementi” che sarebbero emersi successivamente, riferendosi alla famosa pennetta USB di Chiara Poggi e alle dichiarazioni del nipote di uno dei due romeni condannati. Ma ha insistito: “Il sicario? È un mio sogno, tutto nasce da lì”.
Una risposta che ha innescato la reazione immediata di Daniele Bocciolini, ospite fisso del talk e legale molto presente nei dibattiti mediatici sul tema.
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