La Fiorentina torna a sorridere in Conference League con una vittoria sofferta ma preziosa contro i ciprioti del Pafos, imponendosi per 3-2 al Franchi. La gara si è rivelata più complicata del previsto, con la squadra di Palladino che ha alternato momenti di controllo a disattenzioni difensive che hanno rischiato di compromettere il risultato.
Tre punti!#FiorentinaPafos 3-2 pic.twitter.com/6aeEBMzDAJ
— ACF Fiorentina (@acffiorentina) November 28, 2024
Primo tempo: gol liberatorio di Kouame
La Fiorentina parte bene, spingendo con Kouame che si mostra subito pericoloso, anche se poco preciso in due occasioni iniziali. Il Pafos, dopo un avvio titubante, riesce a rendersi minaccioso con Jairo, che spreca un’opportunità clamorosa, mandando fuori da buona posizione. La svolta arriva al 38′: Dodo si inserisce sulla destra e il suo cross, dopo una serie di rimpalli, viene finalizzato da Kouame. Il suo gol spezza un digiuno personale che durava da aprile e permette alla Viola di chiudere la prima frazione sull’1-0.
Secondo tempo: emozioni e qualche brivido
La ripresa si apre senza cambi, ma il match sembra mettersi in discesa per la Fiorentina al 52′, quando un’iniziativa di Sottil provoca l’autogol di Goldar, regalando il 2-0 ai padroni di casa. Palladino ne approfitta per fare turnover, sostituendo tre titolari (Dodo, Comuzzo e Beltran). Tuttavia, il Pafos reagisce: un errore di Parisi spalanca la porta a Jairo, che accorcia le distanze al 62′.
La Fiorentina non si lascia intimorire e, dieci minuti più tardi, ristabilisce il doppio vantaggio con Martinez Quarta, bravo a insaccare di testa su cross di Kayode. Quando tutto sembra deciso, un’incredibile ingenuità di Terracciano all’88′ consente a Jaja di riaprire il match con il 3-2. Nonostante qualche sofferenza nei minuti finali, la squadra di Palladino riesce a difendere il risultato e a tornare alla vittoria in Europa.
Questa vittoria è fondamentale per la Fiorentina, che riscatta il passo falso contro l’Omonia e si rilancia nel girone. Tuttavia, restano evidenti alcune fragilità difensive e momenti di scarsa lucidità che Palladino dovrà correggere per affrontare avversari più strutturati. L’importante, però, era portare a casa i tre punti, e la Viola ha centrato l’obiettivo.
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