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La Basilicata in Italia e le altre mete del turismo adrenalinico

Costa Rica, Marocco, Irlanda, Australia, Tailandia… non serve andare tanto lontano per scoprire le nuove tendenze del turismo estremo. Quello più adrenalinico, le cui mete iniziano a moltiplicarsi, offrendo esperienze al limite del buonsenso o peggio. Senza esagerare, ma con la sicurezza di godere di momenti indimenticabili e di panorami unici, potrebbe essere meglio iniziare un viaggio tanto particolare senza allontanarsi troppo. Per esempio dal nostro Paese, concentrandosi sulle proposte – sempre più ricche e fantasiose – della regione lucana.

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La Basilicata per gli amanti dell’adrenalina

La Basilicata da tempo si è ‘riciclata’ come destinazione ideale per quanti vogliano conciliare divertimento, outdoor ed emozioni. E sono molti i progetti in corso che promettono di renderla ancora più interessante e attraente. In molti hanno già potuto provare l’ebrezza del Volo dell’Angelo, un minuto di corsa a 120 km orari agganciati a un cavo d’acciaio a 400 metri d’altezza sopra i borghi di Castelmezzano e Pietrapertosa. O il Volo dell’Aquila di San Costantino Albanese, nel Parco Nazionale del Pollino. Che a bordo di una sorta di deltaplano a quattro posti (l’Aquila, appunto) trasporta i coraggiosi fino alla vetta della stazione per poi lanciarli verso la valle in una caduta controllata di circa un chilometro a 90 km orari.

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Solo due dei fiori all’occhiello, di una regione che tra il rafting sul fiume Lao e il canyoning delle Gole del Raganello, o il brivido offerto dalla passeggiata lungo i 300 metri del Ponte alla Luna e lo skywalk di cristallo di Sasso di Castalda, in provincia di Potenza, promette nuove attrazioni. Come quella del ponte tibetano più lungo del mondo, nei pressi del borgo di Castelsaraceno, sospeso tra i ‘Due Parchi’ del Pollino e dell’Appennino Lucano-Val d’Agri Lagonegrese. O dagli scivoli folli del Parco delle stelle, che si uniscono al novero di siti per arrampicata, mountain bike, orienteering, parapendio, kayak e trekking, anche sulle Vie Ferrate Salemm o Marcirosa.

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Le tappe europee del turismo estremo

Uscendo dai confini patri, le alternative non mancano. La Galizia per esempio sembra proporsi come Lucania spagnola, potendo scegliere tra il Bungee Jumping di Noia, il rafting a Ulla, il rappelling a Padrón o il canyoning a Santa Baja. E se surfare nelle Asturie o nella mitica Mundaka basca e godersi il Pantano de San Juan vicino Madrid dal Kayak vi sembrano esperienze troppo tranquille… organizzatevi! Affrontando una spesa maggiore e qualche ora di volo in più, vi aspettano sorprese.

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Un mondo di emozioni, di ogni tipo

Chi non soffre di vertigini potrà arrivare dall’altra parte del mondo per arrampicarsi sulla Sky Tower di Auckland e fare due passi – imbracati – a 328 metri di altezza, o sul ponte della Baia di Sydney. Sempre in Australia, i meno sensibili ai diritti degli animali potranno approfittare della celebre vasca per il Crocodile swimming di Darwin o darsi alle corse a dorso di struzzo. E a meno che non vogliate rivivere i drammi altrui con i tour delle zone di guerra in Afghanistan e Iraq, delle isole polinesiane che rischiano di sparire – come Tuvalu – o attraverso la frontiera tra Messico e Usa… Resta sempre l’opzione del turismo ‘Catastrofico’ alla centrale di Chernobyl in Ucraina o alla ricerca di vulcani attivi e tornado da inseguire.

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