
La Juventus vive un momento di grandi cambiamenti e di fermento sia in società sia, in proiezione futura, sul campo. E ora la società bianconera potrebbe fare una scelta forte: ripartire da una certezza, Igor Tudor. La rivoluzione societaria è in pieno corso, con l’ingresso di Damien Comolli come nuovo direttore generale e la promozione di Giorgio Chiellini a figura cardine dell’organigramma.
Juventus: salgono le quotazioni di Igor Tudor per la prossima stagione come allenatore https://t.co/WIfW5QMcgi via @ITALIA DEI DERBY
— @italiadeiderby (@italiadeiderbyX) June 1, 2025
E il segnale che arriva dall’alto sembra riaprire le porte di un futuro sulla panchina dei torinesi per Igor Tudor. Potrebbe essere lui uno dei punti fermi del nuovo corso. Per chiarirlo è intervenuto John Elkann in persona, che ha deciso di parlare con Tudor per rafforzare la posizione del Mister alla vigilia del Mondiale per Club.
Il patron di Exor ha chiamato il tecnico croato, garantendogli stima, fiducia e sostegno, lodando il lavoro svolto fin qui in un contesto complicato, tra incertezze gestionali e un ambiente depresso dopo la parentesi Thiago Motta. Più che un semplice endorsement, un invito a proseguire sulla strada intrapresa, archiviando le indiscrezioni, definite infondate, su contatti con altri allenatori.
La posizione di Tudor ne esce rinsaldata, e proprio in questi giorni in cui la squadra si prepara per il viaggio americano, la sensazione è che il tecnico si stia giocando carte importanti anche per la prossima stagione. Elkann ha dato il primo segnale, ora toccherà a Comolli (mercoledì è previsto un colloquio diretto) proseguire il dialogo, anche alla luce del fatto che i due si conoscono bene dai tempi di Marsiglia.
Juventus, Igor Tudor nel segno della continuità
In un contesto in cui la rosa andrà ritoccata in profondità, la struttura tecnica ridefinita e le ambizioni europee rilanciate, potrebbe essere proprio Tudor a rappresentare il ponte tra il vecchio e il nuovo, l’elemento di continuità utile per costruire senza strappi.
Il suo contratto, rinnovato fino al 2026 grazie alla qualificazione Champions, gli offre una base solida. E se il croato riuscirà a cavarsela anche al Mondiale per Club, la conferma non sarà più una scommessa, ma una scelta naturale.
I nomi di Pioli, Mancini e Marco Silva restano sullo sfondo, ma oggi Tudor è in pole position, forte di un’investitura diretta che pesa più di qualsiasi indiscrezione di mercato. In casa Juve, si volta pagina. Ma forse, questa volta, non dalla panchina.
Leggi anche:
- Inter, la batosta Champions lascia il segno: ora serve un cambiamento profondo
- Damien Comolli nominato Direttore Generale della Juventus