
Juventus, alla Continassa il calciomercato è iniziato in salita. Il nodo Dusan Vlahovic rischia di condizionare l’intera strategia estiva dei bianconeri, prigionieri di un contratto pesantissimo e di un rendimento che da molto tempo è ben distante dalle aspettative.
#Juve prigioniera di #Vlahovic : senza cessione non può dare l'assalto al nuovo bomber. Il serbo non ha intenzione di rinnovare al ribasso il contratto in scadenza il prossimo anno e il club ha bisogno di venderlo per poter lanciare l'assalto a un altro attaccante pic.twitter.com/quAn6RTglI
— I fatti nostri (@Infofatti) June 12, 2025
Il centravanti serbo, legato al club fino al 2026, non ha intenzione di rinnovare al ribasso: l’ingaggio è di quelli pesantissimi, 12 milioni a stagione, una cifra considerata fuori mercato dalla nuova gestione targata Elkann. Ma anche dai club che potrebbero essere interessati all’acquisto, ed è qui che sorge il vero problema. Perché la situazione è di stallo e non si vedono soluzioni all’orizzonte.
Senza la cessione del serbo, il club non può affondare il colpo su un nuovo attaccante, in un’estate che dovrebbe servire a rilanciare le ambizioni bianconere. Le strade di Vlahovic e della Juve si sono allontanate sul piano tecnico ed economico, ma restano legate da un contratto in essere, con un rischio concreto per il futuro: perderlo a parametro zero.
Vlahovic è reduce da una delle sue peggiori stagioni degli ultimi cinque anni. I numeri parlano chiaro: 76 gol totali nelle ultime quattro stagioni tra Fiorentina e Juventus, contro i 150 realizzati da Erling Haaland nello stesso periodo tra Borussia Dortmund e Manchester City. Il paragone non è blasfemo, perché nel 2021 era stato proprio Dusan ad affermare: “Lui è più veloce, ma per il resto ce la giochiamo“.
L’investimento da 70 milioni (più oltre 20 di commissioni e bonus) fatto dalla Juventus nel gennaio 2022 non è stato mai veramente ripagato. E oggi il giocatore, pur restando un profilo di livello internazionale, non sembra più centrale nel nuovo progetto bianconero, costruito su basi più sostenibili.
Il rischio è palese: dal 1° febbraio 2026, Vlahovic potrà firmare con un altro club a zero. Per questo i nuovi vertici bianconeri, con Comolli in testa, vogliono chiudere in fretta. Ma servono almeno 40 milioni per convincere la Juventus, e un ingaggio importante per soddisfare il serbo. Una combinazione che limita fortemente il mercato.
Al momento, si sono mossi Fenerbahçe, Galatasaray e Atletico Madrid, ma si è trattato di schermaglie senza affondi concreti. La pista inglese resta fredda, e non si segnalano interessamenti forti da parte dei top club. Gli unici che potrebbero affrontare un cospicuo esborso economico.
Nel frattempo, il nuovo allenatore Igor Tudor, che definiva Vlahovic “l’attaccante più forte della Serie A” nel 2022, e il dg Damien Comolli hanno aperto al dialogo: “Voglio capire cosa vuole davvero“, ha detto il dirigente. Ma la sensazione è che la Juventus, oggi, abbia fretta di decidere, mentre Vlahovic non sembra voler fare sconti.
Finché il nodo non si scioglie, l’assalto a un nuovo centravanti rimane bloccato. E per una Juventus che ha appena rinnovato tutti i vertici, incassato il voltafaccia di Antonio Conte e dato fiducia a Igor Tudor, ogni giorni che passa rende più complesso trovare le soluzioni desiderate.
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