x

x

Vai al contenuto

Juventus fra polemiche, nervosismi ed errori ripetuti: non è cambiato niente, ecco perché

Nulla è cambiato. Nonostante il cambio in panchina, il film è lo stesso: Juventus fragile, Juventus incapace di gestire un vantaggio, Juventus che spreca. Se con Thiago Motta il rendimento era di 1,79 punti a partita, Igor Tudor dopo 7 gare ha una media di 1,71. Secondo l’analisi del Corriere della Sera, non c’è stata nessuna svolta. E il pareggio-beffa contro la Lazio, maturato sei minuti oltre il novantesimo, è solo l’ultimo episodio di una lunga serie.

La Juve non ha perso solo due punti all’Olimpico: ha perso la certezza di essere padrona del proprio destino. Adesso tutto è in discussione. E la responsabilità non è solo degli allenatori: Giuntoli non ha portato quanto promesso e ha sbagliato il mercato. (continua dopo la foto)

Gli acquisti milionari – Koopmeiners, Douglas Luiz, Nico Gonzalez – hanno portato più problemi che gioie. Il sogno scudetto di inizio stagione si è rapidamente sgretolato e anche il quarto posto adesso è a rischio. E in Champions è arrivata l’umiliazione contro una squadra non eccelsa come il PSV.

Il pareggio con la Roma è stata un’altra pagina amara. La Juventus si è fatta raggiungere da una squadra mai doma, guidata da un allenatore che in pochi mesi ha compiuto una rivoluzione silenziosa: 19 risultati utili consecutivi, 14 vittorie, una squadra pratica, concreta, la migliore del 2025. E ora Claudio Ranieri può sognare di superare i bianconeri.

Il problema non è solo la rosa: è anche mentale. L’ingenuità di Kalulu, dopo quella di Yildiz, è la prova di una squadra che non sa giocare con lucidità, che si scioglie nei momenti chiave. La gestione dei cambi? Tardiva e confusa. La Lazio ci ha creduto, l’ha voluta, l’ha strappata. La Juve, invece, ha perso il filo e ora è a rischio anche l’ultimo obiettivo della stagione. (continua dopo la foto)

La corsa Champions ora è una volata a quattro: Juventus, Bologna, Roma e – se dovesse vincere domani a Venezia – anche la Fiorentina. Tre squadre in due punti, forse quattro. La Juve ora affronterà Udinese e Venezia. Due match abbordabili sulla carta, ma se i bianconeri sono questi, nulla può essere dato per sicuro.

Leggi anche:

Argomenti