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Juventus, ora bisogna correre: il grande sogno per la panchina

La Juventus è nel pieno di una rivoluzione. Non solo in campo, ma anche e soprattutto nei piani alti del club. Il cambiamento parte dalle scrivanie: lunedì è atteso l’arrivo a Torino di Damien Comolli, dirigente di esperienza internazionale e nuovo direttore generale della società bianconera. E il suo primo, pesantissimo compito sarà uno: scegliere l’allenatore del nuovo corso.

Ovviamente tutti i piani della società bianconera sono cambiati dopo il dietrofront di Antonio Conte. Il tecnico salentino sembrava già destinato a sedersi sulla panchina della Juve il prossimo anno, e la sua decisione di restare a Napoli ha scombussolato i piani del club torinese.

Il nome che adesso infiamma la fantasia dei tifosi, che sui social hanno attaccato ferocemente il loro ex allenatore accusandolo di tradimento, è uno solo: Zinedine Zidane. L’ex fuoriclasse, indimenticato numero 21 juventino, è il sogno proibito della Vecchia Signora.

Un’idea tanto romantica quanto ambiziosa, che poggia su due pilastri: il passato glorioso in maglia bianconera e i successi da allenatore al Real Madrid, con tre Champions League consecutive vinte. Per ora è solo una suggestione, perché Zizou aspetta la chiamata della Nazionale francese, ma la speranza dei dirigenti è che il legame con la Juve possa fare breccia.

Nel caso il sogno Zidane dovesse restare solo un sogno, si pensa alle possibili alternative. Dopo il rifiuto di Gasperini, i nomi non sono tantissimi. E nella lista è finito anche Roberto Mancini, pronto a rientrare nel mondo dei club dopo la fine della sfortunata avventura in Arabia.

Attenzione poi a una pista estera già battuta in passato: sarebbe una scelta un po’ a sorpresa, ma alla Juve lo conoscono bene. Parliamo di Marco Silva, tecnico del Fulham. Secondo fonti TMW, la Juve avrebbe riallacciato i contatti con il suo entourage, due mesi dopo il primo approccio.

Intanto, la prima vittima della rivoluzione è stato Cristiano Giuntoli, ormai ex responsabile dell’area tecnica, il cui futuro sarà lontano da Torino. Anche Igor Tudor, in panchina per il Mondiale per Club, salvo clamorose sorprese saluterà subito dopo il Mondiale per Club. Una nuova Juventus sta per nascere. Ma bisogna fare in fretta.

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