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Jasmine, che peccato! Una grande Paolini lotta con Anisimova ma cede al terzo set

Ci sono partite che lasciano insieme un senso di soddisfazione e di amarezza. Jasmine Paolini si ferma ai quarti di finale del Wta 1000 cinese di Pechino, ma può essere ugualmente soddisfatta del proprio rendimento. La partita che la vedeva opposta a un’avversaria fortissima e in gran forma come l’Anisimova, infatti, è stata combattuta fino all’ultimo.

L’azzurra, n. 8 del ranking, ha lottato per oltre due ore e quarantacinque minuti contro Amanda Anisimova, ma alla fine la statunitense si è imposta con il punteggio di 6-7, 6-3, 6-4. Una partita intensa e vibrante, con la toscana capace di giocare alla pari per lunghi tratti, ma decisa dagli episodi nel set conclusivo.

Il momento chiave arriva all’ottavo game del terzo parziale: avanti 4-3 e con ben sei palle break a disposizione, Paolini non riesce a concretizzare. Anisimova resiste in un game da venti punti e poi piazza il break che chiude definitivamente la sfida, con un parziale di otto punti consecutivi.

Jasmine Paolini, che rammarico per le 6 palle break

Per Anisimova, attuale n. 4 del ranking e già finalista a Wimbledon e Us Open, la vittoria vale doppio: oltre al passaggio in semifinale, arriva la matematica qualificazione alle Wta Finals di Riad. Una grande soddisfazione per una giocatrice aveva affrontato seri problemi di fragilità emotiva, restando a lungo lontana dalle competizioni.

In semifinale la statunitense affronterà la connazionale Coco Gauff, n. 2 al mondo, che si è imposta nei quarti sulla tedesca Eva Lys con un netto 6-3, 6-4. Per Paolini, invece, resta il rammarico di un match ben interpretato, ma sfuggito nel momento decisivo.

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