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Jannik Sinner e Matteo Berrettini ce l’hanno fatta. Grazie a loro l’Italia del tennis si prepara a disputare la semifinale di Coppa Davis contro l’Australia, dopo una rimonta emozionante contro l’Argentina. Il match ha visto Sinner portare gli azzurri in parità nel singolare, e poi, insieme a Berrettini, conquistare una vittoria fondamentale nel doppio contro gli specialisti Andrés Molteni e Máximo González.
L'abbraccio finale tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini dopo aver trascinato l'Italia in semifinale di Coppa Davis 🇮🇹❤️ pic.twitter.com/ZBe8q4x7Rr
— Giovanni Pelazzo (@giovannipelazzo) November 21, 2024
Gli azzurri hanno superato gli avversari con il punteggio di 6-4, 7-5, regalando alla squadra una vittoria decisiva. La scelta del capitano Volandri di schierare Sinner e Berrettini nel doppio, inizialmente inaspettata, si è rivelata una mossa vincente.
Pietro Bussotti, psicologo dello sport e coordinatore di Psicologia dello sport dell’Ordine degli psicologi dell’Umbria, ha analizzato la coppia formata dai due campioni azzurri, sottolineando l’importanza della loro complicità e sinergia in campo.
“Una coppia affiatata e forte”, ha dichiarato Bussotti. “Si è vista una complicità non verbale, gli sguardi e i sorrisi di due amici che si divertivano e riuscivano a condividere la strategia in campo”. La sinergia tra i due giocatori, nonostante le differenze nei loro stili di gioco, ha portato a un’efficace collaborazione che ha superato ogni difficoltà, anche quella legata all’avere di fronte due esperti del doppio.
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Bussotti ha sottolineato che, in generale, non sempre queste coppie “funzionano”. “Due giocatori con una forte leadership individuale, come Sinner e Berrettini, potrebbero rischiare di fallire insieme se non c’è un giusto equilibrio“, ha spiegato lo psicologo.
La complicità tra i due è stata la chiave per superare la sfida, ma ha influito anche la capacità del capitano Volandri di fare una scelta coraggiosa e necessaria, che ha garantito il successo. “Non è facile per due singolaristi trovare un’intesa in doppio, ma Volandri ha compiuto una scelta che si è rivelata determinante”.
Jannik Sinner e Matteo Berrettini, amicizia e talento
L’aspetto psicologico legato alla scelta di Volandri di lasciare fuori dal doppio il duo ufficiale Bolelli-Vavassori ha suscitato alcune riflessioni sulla coesione della squadra. Bussotti ha osservato che, sebbene la decisione possa avere un impatto sulle dinamiche interne, i professionisti coinvolti sono preparati ad accettarla.
“Le scelte del capitano sono sempre spiegate, l’obiettivo comune è vincere”, ha affermato lo psicologo. “L’importante è che la squadra resti unita e concentrata sugli obiettivi”. Le dinamiche interne di un team sportivo possono essere influenzate dai cambiamenti, ma l’esperienza e la professionalità dei tennisti azzurri sono decisive per arrivare al traguardo finale: la vittoria della terza Coppa Davis.
Secondo Bussotti, l’elevata qualità fisica e mentale messa in campo dalla coppia Sinner e Berrettini ha potuto compensare anche un gap tecnico nel doppio. “Ora vedremo se Volandri opterà per lo stesso ‘dream team’ anche negli altri incontri”, ha concluso Bussotti.
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