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Italia-Moldavia, Adani sbotta in Tv: il gesto clamoroso

La vittoria sofferta dell’Italia contro la Moldavia accende un acceso dibattito nel post-partita su Rai 1, con Daniele Adani che sbotta in diretta tv. Le parole di Luciano Spalletti sul “logorio della stagione” come causa di una prestazione opaca non convincono l’ex calciatore e opinionista, che reagisce con un intervento duro, diretto, infuocato. Per Adani non si tratta di stanchezza e lo dice a voce alta, davanti a milioni di telespettatori.

“Ma di cosa parliamo?”: Adani esplode in diretta tv

Durante l’analisi del post-partita su Rai 1, Daniele Adani non riesce a trattenersi dopo aver ascoltato le dichiarazioni del CT Luciano Spalletti, che aveva parlato di “logorio della stagione” per spiegare la prestazione sottotono dell’Italia contro la Moldavia. L’ex difensore non ci sta: “Ragazzi, scusatemi… siamo in diretta su Rai 1 e ci ascoltano diversi milioni di italiani. Ma di cosa parliamo?”.

Adani tira fuori un foglio e, con tono polemico, inizia a leggere i nomi dei calciatori moldavi per sottolineare la differenza di valori in campo. “Se volete vi faccio cambiare i nostri calciatori con quelli che avevano loro“, aggiunge con sarcasmo. E accusa: “Capisco Spalletti che assolve i calciatori e si prende tutte le responsabilità. Ma così si dà solo un alibi ai giocatori“.

“Contro la Moldavia, non contro il Brasile”: la critica dura

Il commento dell’opinionista si fa ancora più aspro quando paragona la Moldavia a squadre di livello internazionale. “Ma di cosa parliamo? Mica dobbiamo andare ad affrontare il Brasile, l’Argentina, la Francia, l’Inghilterra oppure la stessa Norvegia che sono squadre forti?”. E prosegue denunciando la fragilità difensiva dell’Italia: “Noi abbiamo concesso sei palle gol alla Moldavia e abbiamo prodotto poco o niente”.

Per Adani, l’alibi della stanchezza non regge: “La stanchezza c’è per tutti. Dipende da come reagisci alla stanchezza, da quali motivazioni hai. È questo il punto”. Secondo lui, la maglia azzurra deve essere considerata “il coronamento di una carriera” e vissuta con emozione, orgoglio e rispetto. “Una cosa per la quale non ci dormi la notte”, sottolinea con forza.

“Rispetto verso gli italiani”: la maglia non si discute

Il tema del rispetto per i tifosi e per l’identità della Nazionale torna più volte nelle parole dell’ex calciatore: “Ci vuole rispetto verso gli italiani“. Per Adani, la Nazionale rappresenta molto più di una semplice squadra: è un simbolo, una responsabilità che impone dedizione assoluta da parte di chi la indossa. Non è ammissibile che i giocatori entrino in campo con un approccio molle, senza la consapevolezza del valore della maglia che rappresentano. Il suo messaggio è chiaro: serve un cambio di mentalità, non alibi. Bisogna recuperare lo spirito competitivo e la passione che ha sempre contraddistinto le grandi pagine della storia azzurra.

Nel finale del suo intervento, Adani allarga la riflessione a tutto il sistema calcio italiano: “Anche da parte dei dirigenti deve arrivare il sostegno a chi guida la Nazionale. Devono fare altrettanto i presidenti dei club. Perché andare al Mondiale deve essere interesse di tutti”. Un monito, ma anche un richiamo all’unità: senza collaborazione tra le componenti del movimento calcistico, nessun progetto tecnico potrà davvero funzionare. Adani chiede meno giustificazioni, più spirito di sacrificio e, soprattutto, un atteggiamento all’altezza della maglia azzurra, simbolo di un intero Paese.

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