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Un’Italia a due facce rimonta tre gol ma non basta: in semifinale ci va la Germania

Non basta una reazione di orgoglio nella ripresa: l’Italia esce dalla Nations League pareggiando 3-3 in Germania, ma sono i padroni di casa a staccare il biglietto per le Final Four. Una partita dai due volti per gli azzurri, travolti nel primo tempo da una Germania dominante, ma capaci di rialzarsi e sfiorare l’impresa nella ripresa.

Spalletti sceglie un’Italia più solida con Gatti, Buongiorno e Bastoni in difesa, mentre Maldini viene preferito a Raspadori nel tridente offensivo. Ma l’avvio è un incubo: la Germania parte fortissimo e dopo pochi minuti Mittelstadt e Goretzka sfiorano il vantaggio. Gli azzurri faticano a uscire dalla propria metà campo e finiscono schiacciati dal pressing asfissiante degli uomini di Nagelsmann.

Il gol che apre le danze arriva al 10’: Buongiorno stende Kleindienst in area e Kimmich trasforma dal dischetto. La Germania continua a premere e raddoppia al 25’ con Musiala, lasciato colpevolmente libero di calciare dopo una battuta veloce da calcio d’angolo.

L’Italia è in ginocchio e prima dell’intervallo incassa anche il 3-0 con Kleindienst, che sovrasta Di Lorenzo e batte Donnarumma. Il parziale racconta una partita a senso unico: 18 tiri a 3 per la Germania, 6 a 0 nello specchio e 64% di possesso palla tedesco.

Dagli spogliatoi esce un’Italia diversa, con Frattesi e Politano in campo al posto di Maldini e Gatti. Il modulo resta il 3-5-2, ma l’atteggiamento cambia: al 50′ Kean approfitta di un errore di Kimmich e riapre il match con il gol del 3-1. La Germania abbassa i ritmi e gli azzurri ne approfittano: al 65′ ancora Kean firma la doppietta con un gran destro che batte Neuer.

L’Italia salva l’onore, ma ora ci aspetta l’ostacolo Norvegia

L’Italia preme e al 75′ protesta per un contatto in area tra Di Lorenzo e Schlotterbeck. L’arbitro Marciniak assegna il rigore, ma il Var lo richiama e, dopo la revisione, cambia decisione. Un episodio destinato a far discutere. Donnarumma tiene in vita gli azzurri con una grande parata su Kimmich e nel recupero arriva il 3-3: Mittelstadt tocca di mano in area e Raspadori dal dischetto completa la rimonta. Ma è troppo tardi: la Germania accede alle semifinali, mentre l’Italia esce a testa alta.

Il pari lascia l’amaro in bocca per l’andamento della gara. Se nel secondo tempo gli azzurri hanno mostrato carattere e qualità, il primo tempo ha evidenziato limiti preoccupanti, soprattutto in fase difensiva. Su 12 gol subiti nelle ultime partite, 10 sono arrivati da calcio piazzato: un dato su cui riflettere.

Ora testa alle qualificazioni per il Mondiale 2026: il 6 giugno l’Italia farà il suo esordio a Oslo contro la Norvegia di Haaland, reduce da un netto 5-0 contro la Moldova. Una sfida che sarà subito decisiva per capire la reale competitività della squadra di Spalletti.

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