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“La festa giusta per salutare questa bella carriera, nella mia seconda casa: vi aspetto tutti il 22 marzo all’Artemio Franchi“. Con queste parole, Giuseppe Rossi ha annunciato il suo addio al calcio, scegliendo Firenze come palcoscenico per il commiato definitivo. Alla vigilia di questo momento speciale, l’ex attaccante ha rilasciato un’intervista alla rivista Undici, ripercorrendo le tappe più significative della sua carriera.
La Fiorentina è stata la cosa più bella della mia carriera, intervista a Giuseppe Rossi.https://t.co/Cyx2cICjbm
— Rivista Undici (@RivistaUndici) February 28, 2025
Rossi ha iniziato il suo percorso calcistico nelle giovanili del Parma: “A 12 anni arrivai alle giovanili del Parma, totalmente diverse da quanto avevo vissuto in America. Andare a vedere le partite della prima squadra mi dava la carica: c’erano Crespo, Buffon, Verón. A 16 anni ho iniziato ad allenarmi con loro: presto capii che avrei potuto farcela“.
Il giovane talento italo-americano trovò così nella squadra emiliana la prima grande opportunità per mettersi in mostra. L’ascesa di Rossi nel calcio europeo ebbe una svolta decisiva a 17 anni, quando ricevette un’offerta dal Manchester United.
“Un dirigente del Parma viene da me e mi dice: ‘Guarda, ti do una spilla del club che ti cerca’. Era quella dei Red Devils. Corro in macchina da papà e gli dico che il Manchester United vuole parlare con noi. Non ci potevamo credere“. Così iniziò l’avventura in Inghilterra, un’esperienza che lo portò a contatto con alcuni fra i migliori giocatori del mondo e a maturare come calciatore.
Nonostante abbia giocato in diverse squadre, Rossi ha indicato la Fiorentina come il periodo più intenso e felice della sua carriera. “L’autunno del 2013, quando ero alla Fiorentina: i tifosi piangevano di gioia quando vedevano me e i miei compagni dopo il poker alla Juve, figlio della caparbietà. Così intensi, quei tre anni a Firenze. Tanti momenti felici, qualcuno brutto”,
L’attaccante è rimasto nel cuore dei tifosi viola, soprattutto per la storica tripletta rifilata ai bianconeri in un’indimenticabile vittoria per 4-2.
Italia, Giuseppe Rossi fra Nazionale e infortuni
La carriera di Rossi avrtebbe potuto essere ancora migliore, anche in Nazionale, se non fosse stata per gli infortuni gravi che hanno condizionato il suo percorso: “Ho subito otto interventi alle ginocchia: sono tanti. Ma il mio modo di affrontarli, recuperare e andare avanti fa parte di me almeno quanto i miei gol”.
Nonostante le difficoltà, l’attaccante si dice fiero di ciò che ha realizzato: “Nella vita ogni ostacolo aiuta a crescere. È così che si trova la serenità”. Ora, con la festa d’addio a Firenze, Giuseppe Rossi si prepara a chiudere il capitolo più importante della sua vita, consapevole di aver lasciato un segno indelebile nel cuore degli appassionati di calcio.
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