x

x

Vai al contenuto

Italia femminile, la giocatrice scoppia in lacrime davanti a Mattarella: cos’è successo

L’Italia femminile si è presentata al Quirinale con orgoglio e molta emozione. Dopo l’ottimo europeo disputato, con una clamorosa qualificazione alla finale sfumata proprio all’ultimo secondo dei tempi regolamentari – e poi definitivamente affossata da una discussa decisione arbitrale nei supplementari – le azzurre sono state ricevute dal Presidente Mattarella.

A parlare per tutte è stata Cristiana Girelli. Un discorso commosso, intenso, che ha toccato il cuore di tutti i presenti. La migliore realizzatrice della Nazionale femminile ha parlato davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel giorno in cui le Azzurre sono state ricevute al rientro dall’Europeo.

L’evento è stato caratterizzato dall’emotività, perché Girelli durante il suo discorso è scoppiata in lacrime. “Meritiamo rispetto e visibilità“, ha detto, rivendicando maggiore spazio per sé e per le sue compagne. “Il calcio femminile in Italia ha fatto tanta strada, ma ha ancora fame“.

Nel suo intervento, l’attaccante della Juventus non ha nascosto le responsabilità che pesano su di lei e sulle sue compagne: “Sulle nostre spalle non c’è solo la maglia azzurra, ma anche il sogno di tante bambine che vogliono arrivare dove siamo noi. Ogni bambina con un pallone in mano ha diritto a sognare“. (continua dopo la foto)

Parole pronunciate con voce rotta dall’emozione, ma con la fermezza di chi rivendica maggiore spazio e sa che giocare in Nazionale significa anche essere un modello e uno sprone per tutto il movimento.

Girelli ha anche ricordato l’ultima gara dell’Europeo, quella semifinale sfuggita per un soffio contro l’Inghilterra: “Siamo arrivate a un minuto dalla finale, ma non è quel minuto che ci definisce. È il nostro cammino“. E ha poi chiuso con una frase che sintetizza lo spirito del gruppo: “Questa non è una squadra, ma un collettivo che sa cadere senza spezzarsi“.

Un messaggio forte, che fa appello all’emotività ma anche alla razionalità dei vertici del calcio. Girelli, a nome di tutte le sue compagne, ha chiesto al Paese un passo in avanti nella cultura sportiva. Vedremo se questo accorato appello sarà ascoltato.

Leggi anche:

Argomenti