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Italia, è ufficiale: Gattuso nuovo allenatore, ecco come giocherà la sua Nazionale

La Nazionale italiana volta pagina e lo fa con un Mister “da battaglia”: Rino Gattuso.LA notizia tanto attesa è finalmente arrivata, l’ex mediano del Milan sarà il nuovo allenatore degli azzurri. La presentazione al pubblico è attesa per venerdì, ma forse sarà anticipata. Una scelta di carattere ma con idee moderne: perché Gattuso porterà costruzione dal basso e pressing organizzato.

La nuova Italia riparte dalla difesa a tre, soluzione già sperimentata da molte big di Serie A e anche dal suo predecessore Spalletti. Ringhio lo sa: non c’è tempo per rivoluzioni, serve una base riconoscibile. Così dietro spazio a profili duttili e affidabili: Scalvini, Bastoni, Calafiori, Buongiorno, Gabbia, Rugani e Mancini, che potrebbe rientrare nel giro.

In più, l’emergente Leoni, reduce da un campionato convincente, è pronto a giocarsi una maglia. Sì, perché la vera rivoluzione di Gattuso passerà anche dall’utilizzo dei giocatori giovani e promettenti, nel tentativo di dare nuova linfa a una Nazionale che non riesce a fare un salto di qualità.

Niente lanci lunghi o verticalità forzata: la parola chiave sarà palleggio. Gattuso ha chiaro in mente uno sviluppo dal basso in superiorità numerica (3+2) e una circolazione veloce per arrivare sugli esterni o tra le linee. Se sarà 3-4-3, occhi puntati su Politano, Orsolini e Zaccagni come esterni offensivi, mentre in caso di 3-4-2-1 si aprono spazi tra le linee per incursori di qualità.

Accanto a una base giovane, Rino vuole certezze: Donnarumma sarà il capitano e leader tecnico. Con lui Tonali, che non ha mai nascosto di considerare Gattuso un maestro (fu proprio Sandro a chiedergli di indossare la sua “8” al Milan). E poi Barella, anima di un centrocampo dinamico. Tutti calciatori che Ringhio conosce bene, così come Meret, Di Lorenzo, Locatelli, Bellanova e Gabbia, allenati tra Milan e Napoli.

Gattuso: “La sfida più bella della mia carriera”

Le convocazioni porteranno la vera rivoluzione: chi merita, gioca. Così ragazzi come Casadei, Leoni e Pio Esposito (ora al Mondiale per club con l’Inter) avranno la loro chance, mentre l’attacco vedrà il ritorno di Scamacca appena ritroverà la condizione ideale, per completare un reparto che avrà ancora Kean, Lucca e Retegui.

L’esordio ufficiale è fissato per il 5 settembre a Bergamo contro l’Estonia: da lì comincerà la rincorsa a un Mondiale 2026 che, viste le difficoltà attuali, sarebbe un traguardo prezioso che l’Italia non può permettersi di mancare. Gattuso non ha paura ed è già pronto a prendersi questa enorme responsabilità, perché la Nazionale non può restare fuori per tre volte di fila dalla competizione più prestigiosa di tutte.

È la sfida più bella della mia carriera”, ha confidato Rino a chi lo conosce. Da Sion a Creta, da Valencia a Marsiglia, passando per l’Hajduk Spalato, Ringhio ha imparato a plasmare gruppi diversi, senza mai perdere la sua identità. Ora, la missione è ridare all’Italia la fame di vittorie e l’orgoglio di sentirsi di nuovo grande.

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