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Inter, Inzaghi o no parte la rivoluzione sul mercato: le linee guida di Oaktree

L’Inter torna mestamente a Milano dopo la disfatta Champions, con molti pensieri sul futuro e tante domande in attesa di risposta. A cominciare dall’allenatore, con i rumors che vogliono Inzaghi sempre più vicino all’Arabia. Il nome in pole per sostituirlo è quello di Fabregas, perfetto per un progetto giovani. E gli ultimi rumors danno la cosa per fatta.

Ora, c’è il problema di ringiovanire una rosa che ha molti giocatori a fine carriera e di farlo seguendo le precise indicazioni della proprietà. I diktat di Oaktree, il fondo americano che detiene la maggioranza dell’Inter, sono chiari: abbassare l’età media della squadra, evitare follie finanziarie e tagliare il monte ingaggi.

Il primo reparto a essere stravolto sarà l’attacco. Non verranno rinnovati i contratti di Marko Arnautovic (36 anni) e Joaquin Correa (30). Anche Mehdi Taremi (32) è in discussione: se arriva un’offerta, partirà. Al loro posto, tornerà il giovane Francesco Pio Esposito (19), autore di 17 gol in Serie B con lo Spezia. E poi? (continua dopo la foto)

I due obiettivi più vicini sono Santiago Castro (20), attaccante argentino del Bologna, molto sponsorizzato da Lautaro Martinez. Il Bologna chiede 35 milioni, troppi per le casse nerazzurre, ma la trattativa è aperta. Più abbordabile è Ange-Yoan Bonny (20), rivelazione del Parma, valutato 20 milioni. Ma non finisce qui.

Infatti, è noto che l’Inter ha presentato un’offerta per Jonathan David (25), in scadenza col Lille, ma il Napoli è in vantaggio. Sogno proibito? Nico Paz (20), quest’anno al Como, oggi di proprietà del Real Madrid. Ma occhio alla clausola di recompra che potrebbe riportarlo nella capitale spagnola in qualsiasi momento.

A centrocampo, restano saldi Calhanoglu (31) e Barella (28). Si attende una decisione su Mkhitaryan (36), al quale comunque dovrà essere affiancato un prospetto più giovane. Presto si vedrà se il neo acquisto Sucic è già pronto a raccoglierne l’eredità. Frattesi (25) potrebbe finire tra i sacrificabili, se arrivasse l’offerta giusta, ma se Inzaghi dovesse andare via allora Davide potrebbe restare.

Intanto è già stato acquistato Petar Sucic (21), dalla Dinamo Zagabria per 14 milioni, pronto a essere testato nel Mondiale per Club. Sugli esterni è già arrivato Luis Henrique (23), brasiliano ex Marsiglia, pagato 25 milioni. Anche lui sarà aggregato subito.

Il sogno per la trequarti si chiama Arda Güler (20), esterno offensivo del Real Madrid: il poco spazio trovato sinora potrebbe spingerlo a cercare minuti altrove. E l’Inter spera. Il futuro di Acerbi (37) è appeso alla tenuta fisica. Per De Vrij (33), si prInter a fine ciclo, progetto giovaniofila un ritorno in Olanda. Il nome nuovo è Marc Guehi (24), centrale del Crystal Palace, su cui però c’è molta concorrenza.

Resta sullo sfondo Giorgio Scalvini (21), ma l’Atalanta chiede 40 milioni e l’Inter, considerati anche i tanti infortuni subiti dal giocatore, non ha alcuna intenzione di spenderli. E dall’Inghilterra spunta l’ipotesi Matthijs De Ligt (25), in rotta con il Manchester United: possibile prestito con diritto di riscatto. Un nome altisonante, ma solo se i Red Devils accetteranno condizioni favorevoli.

Inter, progetto a fine corsa: ora arrivano i giovani

Il verdetto è scritto e firmato: una parte di questa Inter è giunta a fine ciclo. Ora comincia un’altra storia. Quello andato in scena a Monaco è stato un disastro sportivo ma anche un epitaffio, tutti sanno che così non si può andare avanti. Serve un progetto giovane.

Inzaghi è in discussione, ma più ancora lo è un progetto tecnico che ha portato poche vittorie importanti ed è giunto al capolinea. Oaktree ha il timone in mano, Marotta e Ausilio le chiavi del mercato. La rivoluzione è cominciata.

Servono nuovi giocatori e nuove idee. E anche un progetto tattico più duttile, perché la rigidità di Inzaghi è considerata un elemento che ormai permette agli avversari di adottare contromisure efficaci. Persino le piccole (basti pensare alla rimonta subita a Parma dopo il cambio tattico di Chivu).

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