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Inter, dopo le indagini svolta epocale per la Curva Nord


Inter, dopo le indagini che hanno coinvolto alcuni dei suoi “capi” la Curva Nord vive una svolta epocale. Come riportato da Sebastiano Vernazza sulla Gazzetta dello Sport, lo storico gruppo ultras della curva ha deciso di abbandonare definitivamente direzione, per tornare a un tifo sano e libero da affari sporchi e interessi che con il calcio non avevano niente a che vedere.

La decisione arriva in seguito all’inchiesta giudiziaria del tribunale di Milano che ha svelato, attraverso 568 pagine di ordinanza, un mondo fatto di affari sporchi, estorsioni e violenze all’interno delle curve di Inter e Milan. Le indagini hanno rivelato come, dietro le quinte del tifo organizzato, il “direttivo” della Curva Nord fosse composto da personaggi ambigui che utilizzavano la curva stessa come strumento di guadagno personale.

Parcheggi, birre, panini e biglietti venivano gestiti con un metodo “mafioso”, che niente aveva a che vedere con la passione collettiva e lo spirito di aggregazione che un tempo rappresentavano il cuore del tifo. L’ordinanza descrive un contesto in cui i capi ultras erano pronti a uccidersi a vicenda pur di controllare il business.

Inter: il ritorno del “vero tifo” in curva

Tra i personaggi coinvolti, spiccano i nomi di Vittorio Boiocchi, ucciso nel 2022, e Antonio Bellocco, figlio di una famiglia ‘ndranghetista, assassinato in un regolamento di conti. Il “direttivo” che governava la Curva Nord è stato accusato di associazione a delinquere con l’aggravante dei metodi mafiosi e ora molti dei suoi membri sono finiti in carcere.

Con la caduta del vecchio direttivo, i veri tifosi della Curva Nord hanno deciso di riprendere in mano la situazione, cercando di ridare dignità a un ambiente rovinato da anni di corruzione. Durante una riunione, i superstiti del tifo organizzato hanno tracciato il futuro della curva: biglietti venduti singolarmente, trasferte “fai da te” e il ritorno dei gruppi storici come Boys, Ultras e Viking. Dal 27 ottobre, durante la partita Inter-Juve, sarà esposto un solo striscione con la scritta: “Dal 1969 uniti, fieri, mai domi”. La nuova parola d’ordine è trasparenza, e i tifosi vogliono tornare a essere il vero dodicesimo uomo della squadra, senza secondi fini economici o affaristici.

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