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Inter, Conte atteso a Bologna. “Solo i media parlano di scudetto. Barça su Lautaro? Voci non preoccupanti”

“Lo scudetto? Noi dobbiamo cercare di fare del nostro meglio. Come ha detto Gasperini, oggi parlare di scudetto è un aspetto mediatico. Anche per l’Inter“. Antonio Conte, alla vigilia della partita di Bologna, prova ad alleggerire la pressione che avvolge i suoi calciatori dopo soltanto dieci giornate di campionato. Perché la Juventus è lì, a un punto di distanza. “Facciamo del nostro meglio, sappiamo quali sono i nostri limiti e i nostri pregi, ci stiamo lavorando fuori e dentro il campo. Dobbiamo cercare di uscire sempre con la maglia sudata e rendere orgogliosi i nostri tifosi. Oggi sinceramente è difficile parlare di altre cose. Non sarei serio”.

“L’obiettivo è essere credibili”

Ronaldo ha detto che stiamo mettendo pressione alla Juve? Per noi sicuramente l’obiettivo è essere credibili. Questa è la cosa più importante quest’anno. Diventare credibili come squadra e club – ha spiegato il tecnico – vuol dire che gli altri cominciano a capire che ti sei messo sul giusto percorso. Penso che quest’idea sia stata un po’ trasferita all’esterno per quel che stiamo facendo. Ribadisco il mio personale pensiero: abbiamo iniziato un percorso e ci vorrà del tempo. Dovremo essere bravi – ha proseguito – a non scoraggiarci quando le cose non saranno tutte positive e dovremo essere bravi a non esaltarci quando magari saranno molto positive”.

Su Lautaro gli occhi del Barcellona

“Timore per l’interesse del Barcellona su Lautaro Martinez? Credo sia più importante guardare il presente, è da quello che costruisci il futuro. Lui sta lavorando e facendo bene, ha fatto ottimi progressi e ha margini di miglioramento importanti. Ha 22 anni, deve lavorare così sapendo che può migliorare”. Insomma, Conte prova a scacciare i fantasmi di un interesse che però è reale. “Di notizie di mercato ne escono talmente tante che non è un problema. In questo momento sono altre le preoccupazioni che ho”.

“Sintonia con la dirigenza per il mercato”

Nei giorni scorsi il grido d’allarme di Conte è stato ben udito a Milano: per tenere il passo della Juve, a gennaio servono rinforzi. “Queste sono situazioni di cui discutere con proprietà e con la dirigenza. Poi può essere anche che il mio punto di vista non sia giusto o che magari qualcuno la veda in maniera differente. Abbiamo iniziato un percorso, lo stiamo portando avanti nella giusta maniera. C’è grandissima sintonia, sappiamo che dobbiamo lavorare e crescere”.

“Nessun paragone con la mia prima Juve”

“Analogie con la mia prima stagione sulla panchina della Juventus? C’è una differenza importante da non sottovalutare, quel primo anno non avevamo le coppe. Potevamo dedicarci anima e cuore, sette giorni su sette, a fare insieme ai ragazzi quell’impresa. Noi invece – ha precisato Conte – giochiamo il campionato e la Champions. Non è la stessa cosa, il dispendio di energie è molto più elevato. Non si possono fare sicuramente paragoni”.

“Il Var usato così lascia perplessi”

“Le polemiche sul Var? È difficile dare consigli sinceramente, perché non viene utilizzato nella stessa maniera da tutti ed è la cosa che lascia perplessi. È inevitabile – ha concluso Conte – che per le cose grosse è importante avere questo strumento, perché toglie l’errore grosso ed è già una grande cosa. Non so, l’anno scorso ero più positivo da questo punto di vista, quest’anno vedo che a volte viene utilizzato ed altre no, non capisco il metro di giudizio. E questo non è positivo perché – ha aggiunto – crea precarietà e instabilità”.