
Era il pomeriggio di sabato 3 maggio, e sulla carreggiata si è consumata una delle pagine più drammatiche della cronaca stradale degli ultimi giorni: un padre e il suo bambino di otto anni sono morti sul colpo, travolti da un SUV. Un impatto devastante che ha interrotto un sogno a pochi chilometri da casa. Avevano caricato in macchina le ultime speranze, le valigie piene di progetti, i sorrisi timidi di chi sa di avercela quasi fatta. Un padre, una madre e due figli diretti verso la loro nuova vita. Da Vicenza al basso Lazio, per chiudere un cerchio e iniziarne uno nuovo. Ma quel viaggio si è fermato per sempre sull’autostrada A1, tra Anagni e Ferentino, al chilometro 615.

L’impatto fatale sull’A1
Erano circa le 15.30 quando una Ford Fiesta grigia, a bordo della quale viaggiava una famiglia di origine nigeriana residente nel Cassinate, è stata tamponata violentemente da una Volvo SUV blu scuro. L’impatto è stato così forte da non lasciare scampo a Inya Christopher Nwachi, 40 anni, e a suo figlio Christopher Junior, di appena 8 anni. Entrambi sono morti all’istante.
Gravemente ferite la madre, anche lei 40enne, e la sorellina più piccola di 5 anni: ora si trovano ricoverate in prognosi riservata, rispettivamente all’ospedale San Camillo di Roma e al Bambin Gesù. Le loro condizioni sono monitorate con estrema attenzione, mentre la notizia della tragedia si diffonde rapidamente tra amici, conoscenti e istituzioni.
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