Juventus-Venezia 2-2, clamorosa partita a Torino dove i bianconeri rischiano il ko con il fanalino di coda della Serie A e si salvano grazie ad un rigore al 95′. Se l’è vista brutta Motta, come brutta è stata la sua Juventus per gran parte della partita contro un Venezia che si è difeso a spada tratta e ha pure sfiorato il colpaccio all’Allianz Arena.
Un altro pari acciuffato nel finale per la Juventus, simile per dinamica a quello contro il Bologna, lascia la Juve in una situazione di incertezza. Se da un lato c’è la capacità di reagire nei momenti difficili, dall’altro persistono difficoltà nella gestione dei momenti cruciali della partita e nelle fasi difensive.
FT |⌛| Fischio finale.
— JuventusFC (@juventusfc) December 14, 2024
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Primo tempo: Gatti sblocca, ma il Venezia tiene testa
La Juve inizia con il piede sull’acceleratore, cercando di imporre il proprio gioco. Il Venezia, però, si dimostra compatto e difficile da perforare. A fare la differenza è una palla inattiva: al 19’, su corner di Koopmeiners, Thuram prolunga di testa e Gatti insacca da pochi passi per l’1-0.
I lagunari non si arrendono e sfiorano il pari prima dell’intervallo con Andersen, il cui tiro sfiora la traversa. La squadra di Di Francesco, schierata con un 3-4-2-1, si dimostra ben organizzata, con Ellertsson e Oristanio molto attivi alle spalle di Pohjanpalo.
Ripresa: ribaltone Venezia, Vlahovic salva i bianconeri
Il secondo tempo sembra sorridere ai bianconeri: Yildiz raddoppia al 52’, ma il gol viene annullato per un fallo di mano. Questo episodio segna un cambio di inerzia, con il Venezia che cresce e trova il pari al 61’. Su cross preciso di Zampano, Ellertsson anticipa Savona e insacca di testa per l’1-1.
La Juve prova a reagire con i cambi: dentro Conceiçao e Douglas Luiz per Weah e Koopmeiners. Ma è il Venezia a crederci di più, trovando il gol del vantaggio al 83’. Una punizione battuta da Nicolussi Caviglia genera confusione in area, con Gatti che, nel tentativo di anticipare Altare, devia il pallone nella propria porta.
Sembra la serata peggiore per la Juve, ma nei minuti di recupero un episodio la salva. Candela colpisce con il braccio un tiro di Conceiçao: l’arbitro assegna il rigore, e Vlahovic, glaciale, spiazza Stankovic per il definitivo 2-2.