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Il Milan si prepara per il big match: dubbi in attacco per Allegri

Domenica sera l’Allianz Stadium ospiterà un “classico” che fa da sempre la storia del calcio italiano e che, stavolta, potrà dare alcune indicazioni importanti sul valore e sulle ambizioni delle due squadre: la Juventus di Igor Tudor riceve il Milan di Massimiliano Allegri, chiamato a confermare le ambizioni da scudetto dopo il successo sul Napoli campione in carica.

Per il tecnico toscano, che ritrova da avversario lo stadio che lo ha visto protagonista per anni, le scelte di formazione restano condizionate da assenze e recuperi dell’ultima ora. In difesa mancherà Pervis Estupinan, squalificato dopo l’espulsione contro i partenopei. Al suo posto toccherà ancora a Bartesaghi. La buona notizia arriva invece da Fikayo Tomori, rientrato in gruppo dopo un risentimento muscolare.

L’inglese ha smaltito il problema e vuole esserci a tutti i costi, anche se la decisione definitiva sul suo impiego dal primo minuto sarà presa solo a ridosso della gara. Pronto a subentrare Koni De Winter, nel caso Allegri decidesse di non rischiare il centrale.

Se dietro i problemi sono legati alle assenze, davanti la questione è diversa. Christian Pulisic è l’unico intoccabile: quattro gol e un avvio di stagione brillante gli hanno consegnato la maglia da titolare. Al suo fianco, però, resta il ballottaggio. Rafael Leao è tornato a disposizione e spinge per partire dal primo minuto, ma non è ancora al 100%, così come Nkunku e Santiago Gimenez.

Il messicano, pur senza segnare, ha convinto Allegri contro il Napoli con una prova generosa e sembra in leggero vantaggio. La decisione in ogni caso non è ancora presa, perché l’allenatore vorrà valutare la condizione e le motivazioni dei suoi attaccanti negli ultimi allenamenti.

Come spesso accade con il Mister rossonero, non è esclusa una scelta a sorpresa. L’ipotesi più clamorosa porta al nome di Ruben Loftus-Cheek, già provato da centravanti nel secondo tempo della partita di Udine. Un’opzione che potrebbe spiazzare la Juventus di Tudor e rendere imprevedibili i movimenti dell’attacco rossonero.

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