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Giro d’Italia, arrivo in solitaria dopo la fuga a 10: si ritira uno dei favoriti

Giro d’Italia, dopo due giornate di montagna e battaglia, la Corsa Rosa affronta una tappa interlocutoria, la diciottesima, decisa da una lunga fuga. Ed è il tedesco Nico Denz, con una poderosa azione solitaria, a tagliare per primo il traguardo di Cesano Maderno, regalando alla Red Bull–Bora-Hansgrohe una bella vittoria. Alle sue spalle si sono piazzati Mirko Maestri ed Edward Planckaert, protagonisti di una volata per il podio.

La tappa ha preso vita già nella prima fase, con un tentativo massiccio di 27 uomini, tra cui proprio Denz, scattati poco prima della salita di Parlasco. Nessuno di loro era in corsa per la classifica generale – il più vicino alla maglia rosa era a 40 minuti – e così il gruppo dei big ha lasciato fare, concedendo oltre dieci minuti di vantaggio.

Da lì in poi, è stato una lunga battaglia in testa alla corsa, tra attacchi, contrattacchi e scaramucce. I primi a provarci con decisione sono stati Rochas, Tarozzi e Marcellusi, che hanno aperto una ventina di secondi dopo il traguardo volante di Sirtori, ma il loro slancio si è spento in una decina di chilometri.

La giornata ha vissuto anche un colpo di scena drammatico e surreale: il ritiro di Juan Ayuso, che all’inizio era dato fra i favoriti per la vittora finale, costretto ad abbandonare la corsa dopo una puntura di vespa proprio vicino all’occhio. Una beffa per il corridore della UAE Team Emirates, già in difficoltà nelle ultime tappe e sofferente per un ginocchio ballerino.

Giro d’Italia, classifica generale invariata

Nel circuito finale, il gruppo dei fuggitivi si è ridotto a undici uomini: tra loro c’erano anche Planckaert, Maestri e Denz. Proprio quest’ultimo ha scelto il momento giusto per piazzare la stoccata vincente: è scattato in solitaria e non si è più voltato, arrivando con un vantaggio di 1’01” sui due compagni di fuga, che hanno provato a reagire troppo tardi.

Nessun cambiamento in classifica generale. Isaac Del Toro mantiene la maglia rosa con 41 secondi su Carapaz e 51” su Simon Yates. Tra gli italiani si segnalano il quinto posto di Damiano Caruso, a 3’06”, e la continua crescita di Giulio Pellizzari, a 5’02”, entrambi pronti a dare battaglia nei prossimi giorni.

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