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Giro d’Italia Women 2025: italiane da seguire e lotta per la maglia rosa

Elisa Borghini

Con l’estate ormai alle porte, il Giro d’Italia Women 2025 si prepara a infiammare le strade della Penisola con una delle edizioni più attese degli ultimi anni. Tra volate spettacolari e scenari mozzafiato, la corsa a tappe femminile per eccellenza torna sotto i riflettori con un cast di protagoniste di altissimo livello. La lotta per il primato si preannuncia accesa, con le grandi favorite straniere pronte a sfidarsi sui percorsi tecnici e selettivi disegnati dagli organizzatori. Ma gli occhi del pubblico italiano saranno soprattutto puntati sulle atlete di casa: un gruppo agguerrito, giovane ma già rodato, deciso a lasciare il segno e magari a riscrivere la storia della corsa. L’Italia femminile si presenta al via con ambizioni concrete e un mix di esperienza e freschezza. In questo articolo analizzeremo le cicliste azzurre da tenere d’occhio e i possibili scenari di gara. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Girod'ItaliaWomen
(Foto di Massimo Valicchia/NurPhoto via Getty Images)

Il programma

Otto tappe, quasi 940 chilometri di fatica e passione: il Giro d’Italia Women 2025 è pronto a tornare protagonista dal 6 al 13 luglio con un percorso che unisce tradizione, spettacolo e grandi sfide altimetriche. La corsa prenderà il via da Bergamo con una cronometro individuale che, già dalle prime pedalate, potrebbe iniziare a delineare le gerarchie tra le big. Poi si entrerà nel vivo con le salite, protagoniste fin da subito e destinate a scrivere – come sempre – le pagine più dure e affascinanti della competizione. Le atlete affronteranno ascese leggendarie come l’Aprica (1.173 m), il Passo del Tonale (1.883 m), che sarà anche la Cima Strada di quest’anno, e il Monte Nerone (1.395 m), spartiacque atteso nella seconda metà di gara.

La corsa rosa si snoderà tra Lombardia ed Emilia-Romagna, attraversando scenari suggestivi e località simboliche per il ciclismo italiano, fino al gran finale a Imola. Qui, sullo storico tracciato dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, si consumerà l’ultimo atto, con la volata finale o – chissà – un ultimo colpo di reni in salita a decidere il titolo. Occhi puntati su Elisa Longo Borghini, che dodici mesi fa ha finalmente conquistato il suo primo grande giro dopo anni di piazzamenti. La campionessa piemontese sarà la donna da battere, ma la concorrenza si preannuncia agguerrita e il tracciato, con le sue difficoltà tecniche, non farà sconti a nessuna. Sarà un Giro da vivere metro dopo metro, con lo sguardo rivolto verso il cielo e il cuore pronto a battere forte.

Le azzurre in gara

Il Giro d’Italia Women 2025 vedrà un’importante presenza di atlete italiane pronte a farsi valere sulle strade di casa. In prima fila ci sarà Elisa Longo Borghini, campionessa uscente e grande favorita per la conquista della maglia rosa. La sua esperienza e forza nelle salite più impegnative la rendono una delle protagoniste più attese. Al suo fianco ci sarà Silvia Persico, specialista di corse in linea e salita, capace di spingere il ritmo nelle tappe più dure e di sorprendere con attacchi brillanti. Le sorelle Letizia e Giorgia Borghesi, entrambe in forza alla EF Education-TIBCO-SVB, rappresentano il talento emergente del ciclismo azzurro, con Letizia che si è già fatta notare per coraggio e determinazione in gare internazionali. Non va poi dimenticata Barbara Guarischi, velocista di grande esperienza al servizio del Team SD Worx, pronta a puntare alle tappe pianeggianti e agli sprint. Questa squadra italiana, con un mix di esperienza e gioventù, punterà a lasciare il segno sia nelle classifiche generali che nelle singole frazioni, dando battaglia fino all’ultimo metro.

(Foto di Szymon Gruchalski/Getty Images)

Lotta per la maglia rosa

Il principale punto di riferimento resta Elisa Longo Borghini, vincitrice nel 2024 e unico grande nome italiano capace di portare a casa la maglia rosa negli ultimi anni. Il percorso disegnato da Bergamo a Imola, con una cronometro iniziale e tre arrivi in salita (Aprica, Valdobbiadene, Monte Nerone), si adatta perfettamente alle sue capacità da passista-scalatrice. Tra le principali avversarie internazionali, spiccano atlete con forte propensione alle montagne e ottima gestione delle corse a tappe. Tutte le indiziate alle posizioni da podio saranno quelle in grado di difendersi nei tratti più duri, sfruttare la crono e mantenere continuità. Il formato in otto tappe – tra cui l’apertura con una cronometro individuale di 13,6 km – premia le corridrici polivalenti, ossia coloro in grado di competere nella generale e nelle classiche delle zone più accidentate.

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