L’impronta cancellata e le tracce sottovalutate
Un altro elemento che oggi torna a galla è un’impronta digitale isolata sul telefono fisso macchiato di sangue. Chiara avrebbe provato a chiedere aiuto? L’impronta fu isolata all’epoca con il cianoacrilato dai RIS, ma stranamente non venne mai inserita nei rapporti ufficiali. Oggi, quella foto è stata recuperata e rimessa in analisi.
E non è l’unica. Nel 2007 furono catalogate numerose impronte: la numero 13 sull’anta della cucina, la 57 sul mobile TV, la 58 sopra il frigorifero, la 59 vicino alla finestra. Tutte giudicate “inutili” allora. Eppure oggi, con tecnologie avanzate e nuovi parametri di confronto, potrebbero offrire risposte decisive.

Quelle domande rimaste senza risposta
Il delitto di Garlasco è rimasto congelato tra verità parziali e interrogativi irrisolti. E ora, a distanza di quasi vent’anni, ogni frammento potrebbe tornare a parlare: un capello nella spazzatura, una chiavetta sopra un telecomando, un’impronta trascurata.
Sono tracce che raccontano storie dimenticate, ma ancora tutte da scrivere. Il capello trovato oggi potrebbe non dire nulla. O potrebbe dire tutto. E finalmente cambiare il volto di un mistero lungo diciotto anni.
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