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Garlasco, l’ex maresciallo Marchetto rompe il silenzio sul delitto

Del caso Garlasco, che ha segnato profondamente la cronaca nera italiana, torna a parlare Franco Marchetto, ex comandante della stazione dei carabinieri locale, oggi in pensione e con una storia personale controversa. Per lui, la verità sul delitto di Chiara Poggi è ancora lontana: “Finora c’è stato un colpevole, non il colpevole. Il movente farà male a due famiglie”. Tra accuse interne, tensioni investigative e un passato turbolento, Marchetto oggi si considera “in guerra” per la verità.

Marchetto e il caso Garlasco: una medaglietta, una promessa e una battaglia personale

Intervistato da La Repubblica, tira fuori una medaglietta militare e dice: “Questa è da soldato. La metti quando vai in guerra. La toglierò solo quando questa storia sarà alle spalle”. Per Franco Marchetto, maresciallo in pensione dei carabinieri e all’epoca comandante della stazione di Garlasco, il caso Chiara Poggi è ancora una guerra aperta. Una guerra che coinvolge verità nascoste, errori investigativi e, soprattutto, un movente sconosciuto che – secondo lui – “quando emergerà, farà male a due famiglie”.

“Un colpevole, non il colpevole”

Marchetto è convinto che la verità non sia mai stata davvero accertata: “Finora c’è stato un colpevole, non il colpevole. O forse i colpevoli. E la Procura di Pavia ci stupirà”. Una dichiarazione che riapre lo scontro tra chi considera Alberto Stasi colpevole e chi invece crede in una verità ancora nascosta, magari legata a piste mai esplorate a fondo.

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