
Garlasco, il legale di Marco Poggi non ha dubbi: chi è l’unico responsabile. La notizia della riapertura delle indagini sul delitto di Garlasco ha scossa l’intera comunità e riapre la ferita mai completamente chiusa della famiglia di Chiara Poggi. Il caso, che risale al 2007 si era concluso con la condanna in via definitiva di Alberto Stasi, l’allora fidanzato della vittima. Tuttavia, le difficoltà di dimostrare la sua colpevolezza (nel 2009 il giudice assolse Stasi nel primo grado di processo) e le tante (vere o presunte) incongruenze sulle indagini messe in luce sui diversi canali mediatici, si erano risolti con una spaccatura del Paese. (Continua a leggere dopo la foto…)

Delitto di Garlasco, si riapre il caso dopo 18 anni
Ad aggiungere i dubbi sul verdetto del processo sul delitto di Garlasco, conclusosi con l’incarcerazione di Alberto Stasi, ci sono alcuni nodi rimasti irrisolti, uno tra tutti il movente. Negli anni, l’ex fidanzato di Chiara si è sempre professato innocente e, aiutato dal suo team legale, ha provato a ribaltare la sentenza concentrandosi su elementi che potrebbero portare a ipotizzare un altro coinvolgimento, un’altra ricostruzione, un’altra verità. (Continua a leggere dopo la foto…)

I dubbi sul processo ad Alberto Stasi
Nelle ultime settimane, la Procura di Pavia ha richiesto la riapertura delle indagini sul caso Garlasco per ulteriori verifiche e per una nuova perizia. In particolare gli inquirenti stanno ora riesaminando reperti conservati negli archivi delle forze dell’ordine per confrontarli con il profilo del Dna di Andrea Sempio, amico del fratello minore di Chiara Poggi. I nuovi sviluppi nella vicenda, di cui la famiglia Poggi è venuta a conoscenza tramite i media, hanno portato una nuova ondata di dolore costringendoli ad un tuffo in un passato estremamente doloroso. Per loro, come hanno tenuto a ribadire, la verità è quella definita dalla giustizia nel 2014 con la condanna ad Alberto Stasi. Tuttavia, gli italiani rimangono tormentati dalle moltissime notizie, dalle puntualizzazioni, dai sospetti e dai nodi irrisolti, schiacciati dal dubbio che la giustizia possa aver commesso un errore. A non avere dubbi in merito invece è l’avvocato penalista Francesco Compagna, legale di Marco Poggi (il fratello della vittima).
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva