
Durante una recente puntata di Quarto Grado, il caso dell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco è tornato a far discutere grazie a una rivelazione tanto surreale quanto inaspettata. L’avvocato Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, ha infatti dichiarato in diretta che il DNA del suo assistito sarebbe stato rinvenuto in un barattolo di yogurt Fruttolo. Ma il colpo di scena arriva subito dopo: la fonte dell’informazione non è un’indagine scientifica, bensì un sogno. Un incubo, per la precisione.

“L’ho sognato nel Fruttolo”: il linguaggio onirico di Massimo Lovati
Lovati non è nuovo a dichiarazioni simboliche e visionarie, che oscillano tra realtà e suggestione. «Ho sognato la presenza del DNA del mio assistito nel Fruttolo. Lasciamo che ognuno interpreti come meglio crede», ha affermato in studio, alimentando dubbi, curiosità e polemiche. L’avvocato aveva già in passato utilizzato un linguaggio onirico per parlare del caso: in un altro sogno, Chiara Poggi avrebbe scoperto un “segreto inconfessabile”. Le sue parole non sono supportate da elementi concreti, ma contribuiscono a una narrazione alternativa che cerca di mettere in discussione la condanna definitiva di Alberto Stasi.
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