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Gaia morta dopo l’anestesia, le parole disperate del padre

Una famiglia segnata dal lutto: la seconda perdita in pochi anni

Non è la prima tragedia che colpisce la famiglia Pagliuca. Nel 2011, la moglie di Vincenzo è morta alla vigilia di Natale a soli 50 anni, lasciandolo solo con Gaia, allora 10 anni, e il fratellino di sei. «Li ho cresciuti da solo, loro mi chiamavano Super Papà», ricorda oggi con la voce spezzata. Nonostante quel dolore, Gaia aveva trovato la forza di andare avanti, brillando nello studio e nel lavoro. Il legame familiare era la sua ancora. E per questo la sua perdita pesa ancora di più.

Il percorso legale e la richiesta di verità: “Chi ha sbagliato deve pagare”

La battaglia di Vincenzo ora è nelle mani dell’avvocato Simone Moriconi, del foro di Perugia. Dopo mesi di attesa per la perizia autoptica, le indagini sembrano prendere una direzione più precisa: possibili negligenze o errori medici. Il procedimento è in corso, con analisi tecniche e approfondimenti su protocolli e responsabilità. Vincenzo vuole chiarezza, non vendetta: «Gaia era sanissima, senza patologie. Se non fosse entrata in quello studio, oggi sarebbe viva».

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