Fredy Guarin, ex centrocampista colombiano dell’Inter, si è aperto in una profonda confessione ai microfoni di Caracol Television, parlando di momenti difficili segnati dall’alcolismo. Guarin, all’Inter tra il 2012 e il 2016 e ritiratosi poi in patria nel 2021, ha raccontato di come, già in Italia, fosse alle prese con un consumo eccessivo di alcol che cercava di tenere sotto controllo pur continuando a segnare e ottenere buoni risultati in campo.
En 'El trago amargo de #FredyGuarín', el astro del fútbol colombiano se quebró al contar detalles de los momentos más oscuros de su vida. #LosInformantes conoció cómo es la nueva vida de Guarín, alejado de las canchas. Véalo >>> https://t.co/85wf2Wlwv6 pic.twitter.com/uFmj1gRnoW
— Los Informantes (@InformantesTV) November 18, 2024
Guarin ha raccontato di come le sue abitudini peggiorarono drasticamente con il trasferimento in Cina nel 2016, dove l’alcol divenne parte della sua routine quotidiana. Anni dopo, nel 2019-2020, mentre giocava con il Vasco da Gama in Brasile, toccò il fondo. Tra separazione coniugale e isolamento durante il Covid-19, il consumo aumentò esponenzialmente: “Bevevo 50, 60 o 70 birre in una notte”. In quei mesi, cercava il brivido e finiva nelle favelas in situazioni pericolose e autodistruttive, abbandonandosi completamente alla sua dipendenza.
In questo stato di disperazione, Guarin visse un episodio di tentato suicidio: “Mi sono staccato dalla vita… mi sono gettato dal balcone del 17esimo piano”, racconta, descrivendo come solo una rete gli evitò la caduta. La sua confessione ha un valore profondo, e conclude così: “La mia testimonianza è un disegno che Dio sta mettendo in noi… toccherà molti cuori e salverà sicuramente vite umane.”
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