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Suso, Mertens, Vecino, Can. Ma tra gli esuberi di lusso l’addio che fa più male è quello tra Florenzi e la Roma

Suso, Mertens, Vecino, Can. Ma tra gli esuberi di lusso l’addio che fa più male è quello tra Florenzi e la Roma

Valigie e traslochi. La Serie A sta perdendo giocatori ritenuti fondamentali dai rispettivi club fino a sei mesi fa. Sono coinvolte principalmente il Milan con Suso e Piatek, la Juventus con Emre Can, il Napoli con Mertens ma soprattutto la Roma con Florenzi, l’addio emotivamente più doloroso. E poi altri partenti, come Vecino dell’Inter o Paquetà del Milan. Il mercato di gennaio non è mai stato così in fermento negli ultimi anni.

Roma, un altro capitano se ne va

“Il pensiero fisso di alcune persone da otto anni a questa parte era uno: ‘Via i romani dalla Roma’. Hanno ottenuto quello che volevano”. Parole decisamente attuali quelle pronunciate da Francesco Totti il 17 giugno 2019, in occasione delle sue dimissioni da dirigente della Roma. Poco dopo sarebbe andato via anche Daniele De Rossi, al Boca Juniors. Oggi, invece, a lasciare Trigoria è il terzo capitano/simbolo della storia recente: Alessandro Florenzi. Troppo pesanti i 90’ passati in panchina nel derby di domenica scorsa. Un affronto per chi nella Roma ci è cresciuto. L’agente del calciatore si è attivato e da qualche ora è stata presa la decisione: prestito secco al Valencia, tornerà a fine stagione. Per poi, probabilmente, cercarsi un’altra avventura.

 

Milan, Suso verso Siviglia

In Spagna anche Suso, ma al Siviglia. Lo spagnolo va in Andalusia in prestito per 18 mesi con obbligo di riscatto, operazione che frutta complessivamente 25 milioni di euro al Milan. Una plusvalenza notevole, dato che lo spagnolo era arrivato dal Liverpool per poco meno un milione di euro.

Prepara i bagagli pure Piatek. Il pistolero polacco ha obiettivamente deluso nella sua seconda stagione al Milan, soffrendo la pressione e venendo oscurato totalmente dall’arrivo di Ibrahimovic. L’ex Genoa vuole tornare a giocare, soprattutto nell’anno dell’Europeo. L’Hertha Berlino ha bussato alla porta della dirigenza rossonera, che si è detta disponibile alla cessione a titolo definitivo, anche se per ora l’offerta è ritenuta bassa. Andrà alzata, per poi convincere il giocatore. Il Tottenham resta alla finestra, ma rispetto ai tedeschi propone un prestito di 18 mesi.

Everton-Vecino, si tratta

Sull’altra sponda del Naviglio, Matias Vecino continua ad aspettare proposte in grado di soddisfare l’Inter. Il club nerazzurro per ora ha detto no a diverse squadre. Non tanto perché voglia blindare l’ex viola, quanto per le offerte ritenute troppo basse. Compresa quella dell’Everton (14 milioni) ritenuta non congrua. Vecino comunque non è un caso: risulta tra i convocati per la sfida di Coppa Italia contro la Fiorentina, Conte e la dirigenza sono al lavoro per rimotivarlo. Anche perché è proprio il centrocampo ad aver avuto più defezioni nel corso della prima parte della stagione.

Emre Can e Mertens di troppo

Anche la Juventus pensa alle uscite. Emre Can è da tempo un corpo estraneo. Sarri non lo vede, ma nonostante lo scarso minutaggio fa gola a Tottenham e Borussia Dortmund. Gli Spurs hanno appena ceduto Eriksen, i tedeschi invece cercano il sostituto dell’infortunato Moussa Sissoko. In entrambi i casi si potrebbe procedere con un prestito.

L’asse Italia-Inghilterra è particolarmente caldo. Il Napoli perderà a parametro zero Dries Mertens e quindi sta valutando le offerte pervenute per liberarlo già a gennaio e provare a incassare qualcosa. L’arrivo di Politano sottolinea come il belga non sia più al centro del progetto azzurro. L’ex Psv è infortunato, ma comunque Gattuso gli preferisce Milik al centro dell’attacco. Sulle sue tracce c’è anche il Chelsea.