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Ferrari, Montezemolo è furioso: “Non ho più parole”

A Maranello il clima è pesante e a renderlo ancora più cupo ci pensa Luca Cordero di Montezemolo. Alla vigilia del finale di stagione del Mondiale 2025, l’ex presidente della Ferrari rompe il silenzio e lo fa con parole durissime. Niente analisi tecniche, ma un giudizio emotivo, netto, che pesa come un macigno sul presente e sul futuro della Rossa.

L’uscita pubblica arriva a margine della presentazione della maratona Telethon. Alla domanda sulla stagione della Ferrari, Montezemolo taglia corto: “Non ho parole e in questo momento preferisco tacere”. Ma subito dopo lascia esplodere tutto il proprio dolore sportivo: “Sono arrabbiato, deluso perché la Ferrari dopo la famiglia è la cosa più importante della mia vita, e sono anche molto preoccupato per il futuro“.

Parole nette, legate a doppio filo ai problemi di una squadra che si avvia a chiudere il Mondiale 2025 senza soddisfazioni. Nessuna analisi tecnica, nessun riferimento diretto ai piloti o al muretto: solo una frattura emotiva evidente tra il passato glorioso e il presente complicato. (continua dopo la foto)

Mentre Montezemolo guarda con amarezza al presente, Frederic Vasseur prova a tenere dritta la rotta. Il team principal guarda al weekend di Abu Dhabi, a Yas Marina, come all’ultima occasione per chiudere con dignità: “Daremo tutto fino all’ultimo e cercheremo di chiudere il Campionato in modo positivo“. Ma quante volte abbiamo già ascoltato questo ritornello?

I riflettori saranno su Charles Leclerc e Lewis Hamilton, anche se nella prima sessione di libere c’è stato spazio per Arthur Leclerc, fratello minore di Charles, al posto dell’inglese, secondo quanto prevede il regolamento. Dopo il Gran Premio, la Ferrari sarà impegnata anche nei test post stagionali in vista del 2026: Leclerc e Hamilton lavoreranno sugli pneumatici futuri, mentre Dino Beganovic guiderà la SF-25 nella configurazione gara.

Tra lo sfogo di Montezemolo e la linea sempre minimizzante di Vasseur, la Ferrari chiude una stagione segnata da fragilità e fallimenti in serie. E il futuro, oggi, resta un’incognita ad alto rischio.

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