
La Ferrari sta vivendo uno dei periodi più cupi della sua storia recente: risultati deludenti, tensioni interne e parole mai così dirette da parte di chi, come Lewis Hamilton, era stato accolto a Maranello come salvatore della patria. La stagione 2025, partita con ambizioni altissime, si sta trasformando in un calvario tecnico e umano, mentre i rivali McLaren, Mercedes e Red Bull volano via.
Un ex storico della #Ferrari ha individuato quello che è probabilmente l'errore più grande della Rossa da quando è arrivato #Hamilton#F1https://t.co/CqBWs3wbi5
— F1INGENERALE (@F1ingenerale_) June 16, 2025
“Mi piacerebbe potervi dire quello che sta accadendo ma non posso sbottonarmi troppo“. Con queste parole, Hamilton ha commentato l’ennesima domenica anonima, lasciando Montreal, la pista dei suoi primi trionfi, dopo un deludente sesto posto. Un record negativo per il campione inglese: dal 2007 non era mai rimasto fuori dai primi tre posti nei primi dieci Gran Premi.
La metafora usata per descrivere la SF-25 è eloquente: “È come provare a ballare con una persona che non ha ritmo“. Un feeling mancato dall’inizio della stagione, aggravato dall’assenza di aggiornamenti: “Non so perché non li abbiamo portati, credo arriveranno presto o almeno spero“. (continua dopo la foto)

Una visione che però stride con quella di Fred Vasseur, team principal Ferrari, che smorza le attese: “Arriveranno aggiornamenti, ma non penso siano il problema principale. Se fai il record nel primo settore in qualifica vuol dire che la macchina può andare”.
Dichiarazioni che evidenziano una frattura interna e danno la misura della resa di Lewis per questo campionato: “Ora siamo fuori dal Mondiale, dobbiamo pensare al 2026 e costruire una grande macchina per l’anno prossimo”.
Hamilton non si ferma qui e mette sul tavolo i nodi più delicati: “Le cose che sono successe quest’anno, i problemi interni… ci sono tante cose che vorrei spiegare, ma voglio influenzare positivamente questi cambiamenti”. Frasi che fanno tremare le mura di Maranello, soprattutto dopo un fine settimana turbolento anche sul futuro di Vasseur, il cui contratto scade a fine anno. (continua dopo la foto)

Il sette volte iridato sta cercando di portare un modo di lavorare “all’inglese” nel cuore di un’organizzazione storicamente chiusa come la Ferrari: “Sto costantemente lottando con gli ingegneri, gli dico: proviamo questo invece di fare sempre come si è fatto finora”. Una rivoluzione culturale che però, per ora, ha portato più frizioni che risultati.
Il quadro, insomma, è chiaro: Lewis Hamilton non molla, ma per riportare la Ferrari dove merita servirà molto più di qualche aggiornamento. Ma serviranno anche quelli, e non si capisce perché in una situazione simile il team non si muova per cambiare qualcosa. E, a giudicare dalle parole di Hamilton, la vera sfida sarà prima di tutto cambiare mentalità.
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