Dopo l’ennesima sconfitta della Fiorentina contro l’Atalanta, Edin Dzeko e la squadra si sono avvicinati al settore ospiti, chiamati sotto la curva, per cercare il sostegno dei tifosi. L’attaccante bosniaco ha preso il megafono, rivolgendosi direttamente ai sostenitori viola in un gesto plateale che ha attirato immediatamente l’attenzione de responsabili per l’applicazione del Codice di Giustizia Sportiva.
#Fiorentina, le dichiarazioni dell’ex viola Ripahttps://t.co/6uRJ5HLnMT
— LaViola.it (@laviola_it) December 1, 2025
Secondo l’articolo 25, comma 9, “Durante le gare o in situazioni collegate allo svolgimento della loro attività, ai tesserati è fatto divieto di avere interlocuzioni con i sostenitori o di sottostare a manifestazioni e comportamenti degli stessi che costituiscano forme di intimidazione, determinino offesa, denigrazione, insulto per la persona o comunque violino la dignità umana”.
Non si tratta di un divieto assoluto, ma il gesto di Dzeko potrebbe comunque comportare verifiche. Dopo le dichiarazioni del centravanti, seguite dalla sconfitta in Conference League, il clima si era fatto sempre più teso. L’attaccante bosniaco aveva chiesto sostegno ai tifosi per uscire dalla situazione drammatica in cui versa la squadra, ultima in classifica e ancora senza vittorie.
Il procuratore federale Giuseppe Chinè attende ora la relazione degli ispettori prima di decidere eventuali provvedimenti. A rigor di codice, i rischi per l’attaccante e la società viola includono una squalifica per una o più giornate e una multa fino a 20 mila euro.
L’episodio sottolinea il momento difficile della Fiorentina, che cerca nel sostegno dei tifosi un aiuto per reagire dopo una serie di risultati negativi, ma che rischia anche di incorrere in provvedimenti disciplinari significativi.
Leggi anche:
- Italia, il futuro è già qui? Parla il Mister dell’Under 17: “Lasciamo sbagliare questi ragazzi”
- L’Inter si interroga dopo la vittoria: 3 punti fondamentali, ma che fatica!