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Garlasco, cosa salta fuori dopo anni: la scoperta sulla casa della nonna

Nuove indagini

Recentemente, il caso ha conosciuto nuovi sviluppi che potrebbero rimettere in discussione le conclusioni raggiunte. Le indagini hanno portato alla luce elementi inediti che suggeriscono la possibilità di una presenza diversa nella casa di Chiara nelle ore precedenti l’omicidio.

Una perizia tossicologica ha rilevato la presenza di nicotina nei capelli di Chiara, nonostante la giovane non fosse fumatrice. Questo indicherebbe un’esposizione prolungata al fumo passivo, forse da parte di qualcuno che si trovava con lei poco prima del delitto. Inoltre, un portacenere con segni di utilizzo, ma privo di mozziconi, è stato fotografato nella cucina della casa. La madre di Chiara ha dichiarato che la figlia non avrebbe mai lasciato un portacenere sporco, sollevando interrogativi sulla presenza di un fumatore nell’abitazione.

Parallelamente, nuove analisi del DNA sono state effettuate su reperti conservati, tra cui tamponi e oggetti trovati nella casa. Queste analisi hanno evidenziato la presenza di tracce genetiche compatibili con Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara. Sebbene la compatibilità non sia sufficiente per un’identificazione certa, ha portato alla riapertura delle indagini e alla richiesta di ulteriori esami comparativi con altri frequentatori maschi della casa all’epoca. (Continua…)

La scoperta sulla casa della nonna

Solo adesso spuntano alcune stranezze avvenute prima del delitto. Alcuni vicini riferirono movimenti anomali nella villetta già la notte tra il 12 e il 13 agosto, poche ore prima che Chiara fosse ritrovata senza vita nella sua abitazione di Garlasco. Le testimonianze vennero poi accantonate. Vincenzo Gazzaniga disse ai carabinieri di aver visto delle luci accese al piano superiore della villetta disabitata intorno alle 22:10 del 12 agosto e un’auto ferma davanti al cancello. La presenza di un’auto fu confermata anche da altri.

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