Potrebbe finire dopo pochi mesi l’avventura di Daniele De Rossi al Boca Juniors. Complici gli infortuni l’ex capitano della Roma, volato in Argentina a fine luglio, non gioca una partita ufficiale da più di quaranta giorni. La stampa locale lo ha definito “ruota di scorta dei giovani in rampa di lancio” e all’orizzonte ci sono le elezioni dei vertici del club argentino: a dicembre il presidente Angelici e il ds Nicolas Burdisso, i principali attori della trattativa che ha portato oltreoceano l’ex centrocampista giallorosso, potrebbero non essere confermati. A quel punto anche il futuro di De Rossi potrebbe essere più lontano dal Boca.
De Rossi, la Fiorentina ci riprova
Le pretendenti non mancherebbero. In prima fila ci sarebbe la Fiorentina, sulle sue tracce con il direttore sportivo Daniele Pradè e il tecnico Vincenzo Montella, che già in estate lo avevano corteggiato. Il ds viola De Rossi lo conosce bene: da dirigente della Roma lo ha visto prima sbocciare e poi imporsi ad alti livelli. Timida invece la voce di un ritorno di DDR alla Roma: l’opzione al momento sembrerebbe decisamente impraticabile. E chissà se l’arrivo dell’amico Ranieri alla Samp non possa alla fine condurlo a Genova.
Ibrahimovic ha voglia di Italia
Ma De Rossi potrebbe non essere l’unico pezzo da novanta a tornare in Italia grazie alla Fiorentina. Il contratto con i Los Angeles Galaxy di Zlatan Ibrahimovic scade il 31 dicembre e il gigante svedese sarà libero di accasarsi in un’altra squadra a gennaio. Ibra nei giorni scorsi è stato chiaro: “Sono pronto al 100 per cento per tornare in Serie A, farei la differenza più di chi ci gioca adesso”.
Lo sognano i tifosi del Milan, ma date anche le difficoltà di bilancio dei rossoneri difficilmente potrebbe tornare a Milano. Si rincorrono invece le voci di un suo possibile approdo in viola, complice la conoscenza con Rocco Commisso, patron della squadra americana dei New York Cosmos. Quella legata allo svedese potrebbe essere un’operazione in stile Ribery, anche se un altro stipendio monstre per le casse viola potrebbe raffreddare gli entusiasmi. L’attaccante svedese ha 38 anni ma è ancora integro e porterebbe in dote non solo il suo enorme bagaglio tecnico ma anche un seguito mediatico non indifferente. Per questo nel mercato di gennaio ci sarà da divertirsi.
Jorginho, un metronomo per Sarri
Più difficile, ma non impossibile, è il ritorno in Serie A di Jorginho. Il centrocampista ex Napoli, ora colonna della Nazionale di Mancini, potrebbe lasciare il Chelsea. Ad aspettarlo ci sarebbe la Juventus di Sarri. Proprio quel Maurizio Sarri che lo ha lanciato ad altissimi livelli durante la sua avventura azzurra. Al momento nulla di concreto ma sono da registrare le parole del suo agente, Joao Santos, a Radio Sportiva. “Nel calcio tutto è possibile e la voglia di tornare in Italia c’è sempre. Con l’esperienza maturata nel campionato inglese potrebbe fare molto bene in A. Può giocare in 2-3 squadre italiane che si contendono lo scudetto”.