
Ciro Immobile è pronto a scrivere un nuovo capitolo in Serie A. Dopo l’esperienza al Besiktas e una carriera che lo ha visto a lungo protagonista con la maglia della Lazio, il centravanti riparte dal Bologna, con nuove motivazioni e un bagaglio d’esperienza che intende mettere a disposizione del gruppo.
🎙 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 🎙
— Bologna FC 1909 (@Bolognafc1909) July 14, 2025
Le prime parole di Ciro Immobile in rossoblù 🗣⤵️#WeAreOne
“Avevo bisogno di nuovi stimoli“, ha detto il bomber azzurro nella conferenza di presentazione. “Quando è arrivata questa offerta, non ho avuto dubbi. Ho visto come ha giocato il Bologna negli ultimi anni, e mi è bastato per dire sì. Mi sento ancora molto motivato per il campionato italiano”.
L’ex laziale ha anche chiarito cosa intende per “nuovi stimoli”: “Mi mancavano i tifosi che mi caricavano prima delle partite, i piccoli dettagli che rendono tutto più vivo”. Immobile ha voluto rispondere anche alle critiche sull’esperienza in Turchia: “Ho comunque segnato 20 gol nonostante un infortunio che mi ha rallentato. La difficoltà nel comunicare non ha certo aiutato, ma non è stato un disastro”.
Al Bologna, Immobile non sarà solo. A dividere l’attacco con lui ci saranno Castro e Dallinga, giovani che l’ex laziale guarda con ammirazione: “Sono forti e hanno entusiasmo, io ho la fortuna di poter seguire la loro energia, e loro possono imparare qualcosa da me”.
L’obiettivo stagionale? Doppio. Da una parte un’Europa League da protagonisti (“Dire che non vogliamo arrivare in fondo sarebbe mentire”), dall’altra un traguardo personale storico: “Vincere la classifica cannonieri per la quinta volta, nessuno c’è mai riuscito. Non lo nascondo, è un sogno. Ma come sempre, tutto passa dal lavoro della squadra”.
L’ultimo pensiero di Immobile va alla prossima Coppa del Mondo, in programma nell’estate 2026 negli Stati Uniti: “So che il Bologna ha una grande tradizione con gli attaccanti azzurri, e anche questo ha pesato. Giocare i Mondiali per me sarebbe la conferma di una grande stagione vissuta a 360 gradi qui. Gattuso? Non mi ha ancora chiamato. Ma le convocazioni si meritano sul campo, ed è lì che voglio rispondere”.
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