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Cinema in lutto, addio a un grande: lascia un’eredità indelebile

Principalmente regista, ma anche artista visivo, musicista e pittore. Il noto artista americano è morto all’età di 78 anni lasciando un’eredità incredibile sul piano culturale. Il regista, con il suo stile unico, ha ridefinito i confini della narrazione cinematografica attraverso un linguaggio onirico e surreale. È stata la famiglia ad annunciare la tragica scomparsa, citando una delle sue frasi più significative. (Continua dopo le foto)

David Lynch è morto: addio al regista visionario

David Lynch è morto: addio al regista visionario

Con un messaggio sui canali social ufficiali, la famiglia del regista ha annunciato la notizia della sua scomparsa citando una delle sue lezioni fondamentali: “Keep your eye on the donut and not on the hole”. “È con profondo rammarico che noi, la sua famiglia, annunciamo la scomparsa dell’uomo e dell’artista, David Lynch. Apprezzeremmo un po’ di privacy in questo momento. C’è un grande vuoto nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come lui direbbe, ‘Tieni l’occhio sulla ciambella e non sul buco’. È una bella giornata con sole dorato e cieli azzurri ovunque”, si legge. Il famoso regista aveva annunciato la malattia lo scorso anno: un enfisema. (Continua dopo le foto)

La carriera di David Lynch

Nel 1977, David Lynch ha esordito con Eraserhead. Il film aveva già tutte le caratteristiche che hanno fatto di Lynch il suo marchio di fabbrica: atmosfere inquietanti, simbolismo onirico, una colonna sonora potente e distintiva. Tre anni dopo, è uscito The Elephant Man, un capolavoro che ha ottenuto ben otto nomination agli Oscar. Negli anni ’90 è arrivato il suo maggiore successo: Twin Peaks (Chi ha ucciso Laura Palmer?). La serie mescola crime, horror soprannaturale e soap opera.

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